Ad Assisi la prima unione civile tra uomini, non senza polemiche e richieste di scuse da parte del Comune di Assisi. Loro sono Lorenzo Vitale, assisano di origini romane e Oleksandf Baydachenko (Sasha), ucraino. La notizia è riportata – in prima pagina – dal Corriere dell’Umbria in edicola stamattina. La coppia si è conosciuta nel 2011 e da allora convive a Santa Maria degli Angeli, dove lavora: “Tre anni fa – raccontano i due ragazzi – abbiamo deciso di sposarci, ma in Italia non c’era ancora una legge che lo consentiva”. Poi le unioni civili sono state legalizzate e Lorenzo e Sasha hanno deciso di ufficializzare anche allo Stato la loro unione civile.
Un percorso non privo di problemi: “L’ufficio anagrafe del Comune – spiegano i due al Corriere – ci aveva richiesto il nulla osta di Sasha, in quanto cittadino ucraino; è stato l’inizio di una lunga serie di intoppi burocratici”. Dopo enormi giri (anche a Roma), Lorenzo e Sasha alla fine ottengono il certificato di stato libero, un’autocertificazione autenticata dal notaio. Il Comune di Assisi accetta il documento e si fissa la data dell’unione civile al 14 gennaio: parte l’organizzazione e gli inviti, “ma in seguito – spiega la coppia – le funzionarie comunali ci dicono che il documento non era valido: non potevamo più sposarci”.
Lorenzo e Sasha chiedono così all’ufficio comunale competente il diniego all’unione civile per poterlo impugnare in tribunale, ma questo arriva fuori tempo previsto e addirittura dopo l’emanazione dei decreti attuativi che permettevano di fare a meno del nulla osta. Anche per altri impedimenti burocratici accaduti, la coppia denuncia però di essersi sentita a tratti “discriminata e offesa: se non riceveremo le dovute scuse da parte del Comune di Assisi, agiremo legalmente“.
La coppia ringrazia il funzionario di stato civile Fiorella Bordichini, Riccardo Strappaghetti (responsabile dello sportello informativo legale di Omphalos) e Pietro Diana, consigliere dell’associazione, oltre ai vicini “che – concludono – ci hanno fatto trovare delle piante di rose davanti a casa, nostra, una sorpresa bellissima: amici e parenti ci hanno festeggiati, ma nessuno dell’amministrazione comunale ha presenziato alla cerimonia”.
© Riproduzione riservata