Tre persone arrestate e una sottoposta all’obbligo di dimora, e l’accertamento di più di quattro milioni di euro sottratti all’erario: questo il bilancio dell’operazione ‘Careca’ della guardia di finanza Assisi, coordinata dalla procura della Repubblica di Perugia, con la quale gli inquirenti ritengono di aver smantellato una presunta associazione a delinquere, con base a Bastia Umbra e ramificazioni in Campania e nel Centro Italia, specializzata nelle frodi all’Iva intracomunitaria.
Come da modalità della frode carosello, società, costituite appositamente e definite “cartiere” acquistavano, senza Iva, merci da operatori comunitari. Il materiale era poi rivenduto sul mercato nazionale. Senza, ovviamente, pagare l’iva. Imposta che, però, veniva detratta dall’acquirente finale. Così facendo – spiega la Guardia di Finanza Assisi si potevano cedere prodotti alimentari a operatori all’ingrosso del settore a prezzi inferiori a quelli di mercato.
Le indagini sono cominciate a seguito di una denuncia presentata alla Procura della Repubblica di Perugia. Un operatore comunitario, presso cui una società perugina aveva acquistato derrate alimentari, non era mai stato pagato. Il giro scoperto dalla Guardia di finanza Assisi, però, riguardava molte altre aziende, tutte riconducibili ai quattro arrestati. Dopo la frode il gruppo provvedeva a svuotare le società coinvolte nella losca operazione e ne faceva sparire le scritture contabili. Tutto questo per portarle, dolosamente, al fallimento.
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