Si torna a discutere del futuro dell’hotel Subasio e la giunta guidata da Stefania Proietti promette vigilanza: “Fermo restando la piena autonomia degli Istituti Riuniti di Beneficenza – spiega la prima cittadina al Corriere dell’Umbria – noi continueremo a vigilare sulla vicenda. Vorrei ricordare che abbiamo revocato le licenze prima ancora che l’interdittiva fosse confermata con giudizio definitivo (sentenza del Consiglio di Stato numero 469 del 12 gennaio 2017) e torniamo a ribadire le aziende interdette non devono mai più operare nel Comune di Assisi”.
Come emerso ieri, le quote della società interdetta dall’Antimafia della prefettura di Reggio Calabria che aveva in gestione l’Hotel Subasio sono state acquistate da una società con interessi nell’alberghiero attiva tra Assisi, Santa Maria degli Angeli e Perugia. La società umbra avrebbe acquistato l’intero pacchetto cambiando poi nome alla società e ovviamente sede legale.
Non è chiaro se questo significa una riapertura a breve dell’Hotel Subasio, visto che prima l’Irb dovrebbe dare il gradimento alla nuova compagine e poi chiedere alla prefettura l’informazione antimafia. Il Comune di Assisi in questo momento ha un ruolo defilato ma in seguito sarà fondamentale: è l’Ente che dovrà infatti restituire le licenze per ricominciare l’attività.
“Siamo in attesa delle verifiche della proprietà – dice ancora il sindaco alla Nazione Umbria – nel momento in cui le quote vengono acquistate da altro soggetto, l’Irb deve necessariamente rifare la procedura che correttamente fece al tempo in cui si scoprì che il precedente gestore era stato raggiunto da interdittiva antimafia. Il nostro ruolo è limitato al controllo delle licenze per il commercio, poi è tutto in mano al cda dell’Irb. Se non ci saranno impedimenti, il Comune dovrà concedere le licenze di commercio per la distribuzione di cibo e bevande e per l’attività alberghiera. In caso contrario…”
Foto Hotels.com
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