Un albergo abusivo alle porte della città, ospitato in un immobile che aveva autorizzazioni ma solo per un piano (dove comunque alloggiavano persone mai segnalate alle autorità): a scoprirlo gli agenti della Polizia di Assisi coordinati dal vicequestore aggiunto Francesca Di Luca, unitamente al personale del dipartimento di prevenzione della Usl 1 di Bastia Umbra.
Gli agenti della squadra amministrativa diretti dal vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca hanno operato nell’ambito di un piano straordinario per il controllo delle attività ricettive della zona: grazie a preliminari servizi di appostamento, gli agenti avevano monitorato una struttura ricettiva, sita nella periferia, che presentava un apparente flusso di clienti superiore a quello autorizzato.
Per questo motivo, nei giorni scorsi, unitamente a personale del Dipartimento Prevenzione della USL 1 di Bastia Umbra, decidevano di procedere ad un vero e proprio blitz. All’interno dell’albergo, che insiste al primo piano di un immobile e dotato di licenza rilasciata regolarmente dal Comune nel 2011, gli agenti controllavano 10 stanze e identificavano 11 ospiti, quasi tutti di nazionalità romena.
Dagli accertamenti effettuati risultava che il titolare dell’attività, un assisano ottantenne, non aveva negli ultimi sei mesi provveduto a notificare la presenza di alcun cliente all’autorità giudiziaria: ma le cose sono peggiorate quando gli agenti sono arrivati al terzo piano dell’immobile, scoprendo un vero e proprio albergo abusivo, in quanto senza l’autorizzazione comunale all’attività ricettiva che è relativa solamente al secondo piano dello stabile.
Su quel piano erano state realizzate altre 7 camere adibite per l’ospitalità dei clienti, complete di bagno e arredate con letto, armadio, scaffali e persino con frigorifero. Al momento del controllo erano presenti 5 avventori, tra i quali due cittadine bulgare e una della Costa d’Avorio che, sentite dagli agenti, confermavano di aver pernottato in più di un’occasione presso la stessa struttura, nelle stesse camere e di aver ricevuto regolare fattura dallo stesso ottantenne.
L’ottantenne è stato denunciato dalla polizia per violazione dell’art. 109 del TULPS e sanzionato in via amministrativa per l’esercizio dell’attività abusiva ai sensi dell’art. 86 del TULPS e per la mancanza del certificato di agibilità dei locali per un ammontare di circa 1000 euro. Il Dipartimento Prevenzione della USL, rilevata l’assenza del certificato di prevenzione incendi, del titolo autorizzativo, del titolo di agibilità e dei requisiti igienico – sanitari investiva il Comune di Assisi per i consequenziali provvedimenti di propria competenza. L’Amministrazione Comunale ordinava quindi al titolare dell’albergo abusivo di cessare immediatamente l’attività ricettiva.
© Riproduzione riservata