È di Plautilla Nelli la tavola raffigurante Caterina da Siena, sinora genericamente attribuita ad un anonimo pittore senese del XVI secolo, che apparteneva allo storico dell’arte Federico Mason Perkins, originariamente collocata nella sua villa di Sassoforte a Lastra a Signa ed ora facente parte della collezione donata dallo stesso alla diocesi di Assisi (oggi ospite nei locali del Museo Diocesano), che farà parte della mostra Plautilla Nelli. Arte e devozione in convento sulle orme di Savonarola, curata da Fausta Navarro, studiosa della Nelli, ospitata alla Galleria degli Uffizi di Firenze dall’8 marzo al 4 giugno 2017. L’annuncio questa mattina al Museo Diocesano, nel corso di una conferenza stampa insieme alla dottoressa Patrizia Picasso, responsabile mostre ed eventi del Museo diocesano, da parte di don Cesare Provenzi, Priore del Capitolo della Chiesa Cattedrale di San Rufino. Assente per motivi personali la dottoressa Navarro. Francesca Cerri ha descritto la storia di Plautilla Nelli e l’opera. “Annunciamo quest’oggi un’importantissima attribuzione di un’opera preziosa e pregiata – ha detto don Cesare Provenzi. Per noi questa è una giornata importante – ha concluso poi don Cesare – comunico a tutti inoltre che presto sarà riaperto anche il campanile della Cattedrale di San Rufino e che si sta lavorando al trasferimento del museo della Memoria presso questa sede”.
Il ritrovamento tra Firenze, Siena, Perugia e Assisi di una serie di cinque dipinti realizzati da Plautilla Nelli (1522-1588), tutti raffiguranti l’immagine di una santa domenicana ritratta a mezzo busto di profilo, costituisce un nuovo importante tassello nella ricostruzione dell’attività artistica della suora pittrice, epigona della Scuola di San Marco. Tale raffigurazione costituisce un’iconografia peculiare da porre in relazione con quella di Santa Caterina da Siena, seppure se ne discosti significativamente.
“Plautilla Nelli – ha spiegato Francesca Cerri, direttrice dell’ufficio beni culturali diocesano – è una giovane fiorentina, al secolo Polissena de’ Nelli (Firenze 1524-1588), che all’età di 14 anni entra nell’ordine domenicano con il nome di suor Plautilla e diventa una pittrice così stimata da essere ricordata anche da Giorgio Vasari, nell’edizione del 1568 del suo trattato dedicato a “Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori”. La chiave che ha consentito alla Navarro di riunire e attribuire alla suora pittrice e alla sua bottega un buon numero di opere, tra cui la tavola del museo diocesano è stato il confronto con il volto di Santa Caterina dipinta da Fra Bartolomeo, pittore attivo nella scuola di San Marco alla fine del ‘400 inizi del ‘500.
A questo punto – ha aggiunto la Cerri – è iniziata una ricerca dei ritratti di Santa Caterina da Siena che ha portato al reperimento di altre quattro opere legate a quella del Cenacolo: la tavola del museo diocesano di Assisi, la tela custodita a Perugia nella Galleria nazionale dell’Umbria, la tela conservata a Siena nel convento di San Domenico e la tela, probabilmente più tarda, custodita nel convento di San Marco a Firenze. Applicando all’opera di Assisi il cartone derivato da Fra Bartolomeo è risultato subito evidente come Plautilla Nelli si servisse di esso, opportunamente ridotto oppure ingrandito nelle dimensioni, per dipingere le figure femminili di profilo. Il dipinto del Museo ha ancora tanto da dire relativamente alla sua iconografia e in merito allo stile della suora pittrice, con l’uso di quella caratteristica pennellata che va dal centro all’esterno, alle ragioni della presenza del velo scuro il quale, come rivelano le analisi ad infrarossi, è stato aggiunto posteriormente e a quella lacrima che solca il volto della Santa. “Di tutto questo e di molto altro – ha concluso la direttrice – si parlerà in un convegno che il museo diocesano sta organizzando per l’estate, dopo il rientro dell’opera dagli Uffizi”.
Suor Plautilla Nelli è una delle tante donne dimenticate dalla storia dell’arte, il cui recupero, scrive Artribune.it – è stato reso possibile grazie a un’organizzazione statunitense, The Advancing Women Artists Foundation. La fondatrice di AWA, Jane Fortune, durante un soggiorno fiorentino entrò in contatto con un libro sulla monaca cinquecentesca ed ebbe la possibilità di osservare le sue opere, rimanendone affascinata e constatando al tempo stesso il loro urgente bisogno di restauro. Questa scoperta innescò una riflessione su quante altre “donne invisibili” giacessero nelle chiese e nei musei fiorentini in attesa di essere salvate dall’oblio, per questo la Fortune va tuttora alla ricerca di questi tesori artistici nascosti, provvedendo al loro restauro. Sono quaranta, finora, le opere salvate, un lavoro che l’ha vista premiata, nel 2016, con il Fiorino d’Oro.
La mostra fiorentina dedicata a Plautilla Nelli intende approfondire la conoscenza della produzione seriale di immagini devote attraverso l’utilizzo di varie tecniche, a iniziare da quella dello “spolvero” impiegata dalle monache anche per l’arte del ricamo, il lavoro maggiormente legato alle tradizioni conventuali. A testimonianza di ciò sarà presente uno splendido paliotto in seta con ricamo ad applicazione della fine del XVI secolo, appartenente al Convento di San Vincenzo a Prato.
Plautilla Nelli. Arte e devozione in convento sulle orme di Savonarola – Dal 09 Marzo 2017 al 04 Giugno 2017
LUOGO: Gallerie degli Uffizi di Firenze
CURATORI: Fausta Navarro
ENTI PROMOTORI: MiBACT
COSTO DEL BIGLIETTO: intero € 12.50, ridotto € 6.25, gratuito under 18 (i bambini di età inferiore ai 12 anni devono essere accompagnati) e altre categorie secondo normativa vigente
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 055 23885
E-MAIL INFO: ga-uff@beniculturali.it
SITO UFFICIALE: http://www.uffizi.it/
Foto © Mauro Berti
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