Fare i commercianti (soprattutto baristi-ristoratori) nel centro storico di Assisi rischia di diventare una missione impossibile, e per questo il presidente della Confcommercio Vincenzo Di Santi chiede – via Corriere dell’Umbria – che “si apra una conferenza di servizi cui far sedere Comune, Soprintendenza, Asl e commercianti, per ottenere regolamenti certi e non contraddittori tra di loro”.
Leggi: Occupazione del suolo pubblico, verifiche della municipale di Assisi
Nello specifico bar e ristoranti sono costretti a fare i conti con un “accrocchio’ di competenze e di regolamenti diversi, con il risultato di casi limite come quello per cui, se la Soprintendenza stabilisce che se ci sono i tavolini non si possono mettere gli ombrelloni, la Asl dice che senza ombrelloni non sono rispettate le norme igieniche e sanitarie ed è impossibile somministrare fuori cibi e bevande.
Leggi: Suolo pubblico, incontro Comune – attività commerciali; Lega Nord all’attacco: “Il Pd chiude Assisi”
C’è poi il nodo tariffe: la Tosap, per i commercianti, aumenta e diventa proibitiva. Colpa di un regolamento del 2013 (giunta Ricci-Lunghi) che ora, anche a causa della Soprintendenza che sta negando la paesaggistica di fatto aprendo la strada a sole concessioni stagionali, “impone” all’attuale amministrazione comunale guidata da Stefania Proietti l’applicazione di tariffe monstre, con meno giorni (solo 240) di quelli precedenti.
“Stando ai nostri calcoli – dice Di Santi alla Nazione – sulla base del regolamento in vigore dal 2013, portano a un aumento di oltre il 900 per cen to della Tosap da chi da un’autorizzazione permanente è passato a una stagionale. Da marzo a ottobre: per 15 metri prima pagava 466 euro ora 4.176 euro, per 100 metri occupati si passa da 3.109 a 27.840″. Se prima il regolamento con tariffe monstre era bypassato dalla spinta della giunta affiché i commercianti preferissero un’occupazione annuale (anche chiudendo un occhio sui dettami della Soprintendenza), adesso si è cambiato passo.
Leggi: Verifiche su occupazione suolo pubblico ad Assisi, le spiegazioni della giunta
“La giunta precedente avrebbe dovuto sicuramente fare delle simulazioni dalle quali sarebbe emersa questa situazione – sostiene Di Santi – ma ora è l’attuale amministrazione che deve occuparsi del caso: oltre a una conferenza dei servizi con regole certe e armoniche tra loro, chiediamo una deroga delle nuove tariffe Tosap: sono insostenibili, tanto più per un’economia già messa a dura prova dai danni indiretti del terremoto”.
© Riproduzione riservata