Contrastare i danni indiretti del terremoto con un lavoro di squadra; questa la sintesi dell’incontro partecipato che ha riempito la Sala della Conciliazione di “addetti ai lavori”, convinti della necessità di agire subito e di rimboccarsi le maniche.
L’assemblea, indetta dall’assessore Eugenio Guarducci e dal vicesindaco Valter Stoppini, alla presenza del sindaco Stefania Proietti e del direttore regionale alle attività produttive, lavoro, formazione e istruzione Luigi Rossetti, che per conto della Regione Umbria ha aggiornato i presenti sui provvedimenti in fase di definizione.
L’incontro per contrastare i danni indiretti dal terremoto è stato convocato con urgenza per incontrare le associazioni di categoria, i sindacati e le imprese del comparto turistico per fare il punto sul post sisma e per ragionare sulle misure da adottare in difesa del tessuto socio economico locale. Un terremoto che non ha fatto registrare danni importanti ad Assisi, ma che ha propagato le sue conseguenze e i suoi danni indiretti su tutto il territorio umbro andando ad intaccare il settore economico e turistico; quello che l’assessore Guarducci durante l’incontro ha simbolicamente denominato “l’epicentro dei danni indiretti del terremoto”.
“La grande partecipazione di ieri è segno di forte interesse verso le tematiche urgenti da affrontare – ha dichiarato l’assessore – La città è attenta e pronta, insieme alle Istituzioni, a progettualità capaci di rispondere a questa emergenza e a stimolare gli organi regionali e nazionali affinché Assisi venga riconosciuta come città colpita dai danni indiretti del terremoto. Assisi nel ‘97 ha già dimostrato di saper reagire a situazioni di gran lunga più difficili e urgenti; non ho dubbi sul fatto che riusciremo a superare anche questa problematica”.
Già il prossimo mercoledì 9 novembre alle ore 18 si riunirà il primo Tavolo Assist di confronto per affrontare un brain storming continuativo di quanto già proposto durante l’assemblea di ieri e ricavarne azioni concrete che incidano efficacemente sulla situazione. Tra le prime idee in campo, dare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dal sisma ospitando opere d’arte dei Paesi terremotati e far arrivare i venditori di prodotti tipici ai mercatini di Natale (o comunque nel periodo dicembre-gennaio).
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