Parte l’operazione di rilancio dei centri storici, di Assisi capoluogo e delle frazioni assisane. Due gli assi di intervento – anticipati nei giorni scorsi al Corriere dell’Umbria – sui quali l’amministrazione della città serafica è pronta a intervenire: residenti e attività commerciali a loro destinate. Riportata l’Università nella sua sede originale di Palazzo Bernabei, dopo anni di decentramento a Santa Maria degli Angeli (previsto un parcheggio a prezzo ridotto nella zona dell’ex tirassegno e agevolazioni sugli affitti anche grazie al canone concordato), l’amministrazione Proietti lancia inoltre nel 2018 “Famiglie al centro”, un bando pubblico che ha appunto l’obiettivo di riportare le famiglie, in particolare quelle con maggior numero di bambini, a vivere nei centri storici del capoluogo e delle frazioni, intervenendo sui canoni di locazione degli immobili.
Le cifre sono ancora tutte da stabilire ma l’obiettivo è di arrivare al rilancio dei centri storici (di Assisi, dove oramai vivono circa 500 persone, ma non solo) stanziando un fondo per agevolare gli affitti, anch’esse alle prese con casi di spopolamento. Il bonus locazioni – poi ufficializzato nel bilancio – è stato anticipato dal sindaco Stefania Proietti nel corso di un incontro al Circolo del Subasio guidato da Gino Costami, anche se la prima cittadina non ha fornito specifiche sulle cifre e sull’attuazione.
Insieme alle famiglie, si pensa alle attività commerciali: oramai quasi tutti i negozi del centro storico del capoluogo sono turismo-oriented (come attività principale o anche secondaria: le edicole, ad esempio, vendono anche coccetti e gli alimentari anche prodotti per turisti) e, per invertire la tendenza e attrarre residenti, il Comune è intenzionato a mettere a disposizione, nel centro storico, spazi di proprietà municipale, per attività del territorio, artigianali e imprenditoriali e per giovani che avranno modo di proporre il loro prodotti in spazi nel cuore cittadino. In questo caso, inoltre, Proietti ha espresso le sue preferenze, sottolineando la volontà di premiare aziende, anche piccole, che però assumano persone del posto che hanno bisogno, creando così ricchezza per il territorio.
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