Firmato ad Assisi il 19 ottobre 2017 l’accordo di collaborazione tra Centro Peres e Fondazione Giovanni Paolo II: ad apporre le loro firme, S. Ecc. Mons. Luciano Giovannetti, presidente della Fondazione Giovanni Paolo II e Manuela Dviri Norsa del Centro Peres per la Pace. Location, la Sala della Conciliazione di palazzo dei Priori di Assisi: i due enti no profit, di origini diverse, che lavorano da tempo insieme con uno scopo comune, quello perseguire la pace aiutando i più fragili, attraverso il dialogo, la cooperazione e lo sviluppo.
“È stata una giornata storica per la nostra Città – ha detto il sindaco Stefania Proietti – un momento di gratitudine verso Shimon Peres, un grande uomo che nel 2013 divenne nostro Cittadino Onorario. Ad un anno dalla sua scomparsa, i frutti di bene della sua vita si concretizzano in atti come questo, con l’obiettivo di salvare le vite di tanti bambini palestinesi (e non solo) in ospedali israeliani”
A Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria, è stata donata una medaglia da parte del Centro Peres per l’impegno costante che la Regione ha dimostrato in venti anni, non facendo mai mancare il proprio sostegno alle iniziative solidali del Centro.
Dopo il saluto del vescovo di Assisi, S. Ecc. Mons. Domenico Sorrentino, l’intervento del Presidente della Fondazione Giovanni Paolo II S. Ecc. Mons. Luciano Giovannetti che ha spiegato il quotidiano lavoro della Fondazione in Terrasanta e Medio Oriente. “La firma di questo documento, che istituzionalizza una collaborazione già esistente nei fatti – ha detto invece Manuela Dviri Norsa, Member Executive Board Centro Peres – è la nostra concreta risposta alla preghiera del giugno 2014 a cui parteciparono Abu Mazen, Shimon Peres, il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I e Papa Francesco, che disse ‘la pace è un dono di Dio ma richiede il nostro impegno”.
“Quello che stiamo facendo oggi – ha aggiunto Padre Ibrahim Faltas, consigliere della Fondazione Giovanni Paolo II – è un gran bene per tutta la Terrasanta e stiamo mettendo in pratica ciò che diceva Giovanni Paolo II, che la Terrasanta ha bisogno di ponti non di muri. Abbiamo celebrato fino a ieri gli 800 anni di presenza dei francescani in Terrasanta. Mai l’abbiamo lasciata, siamo sempre rimasti lì a servire il popolo. Da tre giorni parliamo di Francesco celebrando questo ottocentenario e oggi mi trovo qui: una grande grazia per me. Tutti voi volete bene alla Terrasanta, anche noi vi amiamo e vi aspettiamo!”
L’accordo di collaborazione getta le basi per la realizzazione di una ‘piattaforma comune’, come ha spiegato il coordinatore del documento, Stefano Cimicchi, secondo cui “Era necessario rendere maggiormente dinamici i processi di costruzione del dialogo per la pace e la cooperazione”. Presenti alla firma dell’accordo di collaborazione tra le due associazioni anche Gioia e Stella Bartali, nipoti dello storico campione del ciclismo che fu attivamente coinvolto nella salvezza di tanti ebrei durante la seconda guerra mondiale e di Abdel Qader, Imam del Centro Islamico Culturale di Perugia. Alla Platea è giunto il saluto del Presidente emerito Giorgio Napolitano e quello di Tzvia Walden Peres, figlia di Shimon Peres: “Dopo l’incontro con il Papa – ha rivelato – mio padre ha voluto gettare un seme verso i nostri vicini lavorando insieme e per cominciare a lavorare prima di tutto bisogna pregare perché pregare è un modo per sognare. Mio padre ha invitato Abu Mazen, hanno pregato insieme e da quando ha lasciato questo mondo dipende da noi adesso rendere il suo sogno una realtà”.
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