I concerti al Mortaro non sono certi al 100%, nonostante i biglietti siano stati per la maggior parte venduti. Gli eventi del Festival UniversoAssisi sono circa una trentina, ma due in particolari destano preoccupazione, quelli previsti nella dolina del Monte Subasio – se gli uffici regionali daranno il via libera – con dj Ralf e Ramberto Ciammarughi (il 20 luglio) e gli Archertz (il 22 luglio).
Se è vero – come spiegato dal sindaco Stefania Proietti – che per i concerti al Mortaro sono stati chiesti i permessi alla Regione Umbria e consegnata la documentazione richiesta, è anche vero che gli uffici preposti hanno richiesto delle integrazioni per capire quanto impatto avranno i due appuntamenti, i loro duecento spettatori (a testa) e tutta la strumentazione necessaria.
Soprattutto – riporta il Corriere dell’Umbria in edicola stamattina – manca ancora la Vinca, la Valutazione di Incidenza Ambientale, che mai come in questo caso è necessaria, come rivela Alessandra Paciotto, presidente di Legambiente Umbria, che giovedì pomeriggio ha incontrato il sindaco e l’assessore Eugenio Guarducci.
“A noi – spiega – non piace la politica della Regione Umbria e dei Comuni sulle zone protette. In linea generale – premette la presidente di Legambiente Umbria – sarebbe meglio se certi eventi non si facessero proprio, e se proprio vanno fatti, dovrebbero rispettare la natura e le peculiarità di un territorio straordinario”. Per quanto riguarda UniversoAssisi e i concerti al Mortaro, “ci siamo incontrati con la giunta proprio per capire di cosa si trattasse. Proietti e Guarducci – dice ancora Paciotto – hanno promesso che ci invieranno la documentazione già mandata alla Regione Umbria per chiedere i permessi, ma sappiamo che manca ancora la Vinca e che sono stati chiesti ulteriori approfondimenti”.
E anche Italia Nostra, per bocca del presidente della sezione assisana Evans Balducci, non è da meno: “Invece di spendere soldi per i concerti al Mortaro – dice – si pensi a tutelare meglio il parco. Vorremmo ricordare alla giunta che, un anno fa, abbiamo segnalato delle priorità: la riqualificazione di via del Comune Vecchio, il restauro della Rocchicciola, gli alberi alla Rocca Maggiore, la sistemazione di un affresco nella zona di via Fontebella”.
Sul tema interviene anche Angela Serracchioli, ricordando come i pellegrini e turisti salgano sul Subasio non per i concerti al Mortaro.
“Salgono nel vento e nel profumo dei fiori – scrive la presidente dell’Associazione “Amici del Cammino di qui passò Francesco” – seguendo rigorosamente i sentieri per non calpestare la bellezza che li circonda, sono accompagnati dallo svolazzare delle 813 specie di farfalle che un entomologo straniero ha catalogato stupendosi per la rarità di un loro numero così grande su una montagna isolata, non una grande vetta come quelle alpine, un colle morbido e dalle praterie sommitali abitate da mucche, cavalli, somarelli e da una quantità di animali selvatici fra cui spiccano i tanti uccelli rapaci. In un tempo in cui c’è sempre più attenzione per il “Turismo lento” , per i Cammini che solcano l’intera Italia, in questi anni in cui il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo sta puntando su questo modo di conoscere l’Italia nelle sue sfumature meno conosciute e più delicate, il dovere di tutti, specialmente delle amministrazioni comunali, dovrebbe essere quello di preservare le proprie bellezze e specificità. Se i pellegrini non amano questa idea di concerti sul sul Mortaro Grande non è perché non vogliono che l’Amministrazione di Assisi crei eventi che portino turisti e spettatori nella città, ma perché sanno che c’è un tempo e un luogo per tutto a questo mondo, e che il turbare i grandi silenzi, la flora e la fauna di questo “Sacro Monte” con concerti che, per come sono strutturati, porteranno gravi danni all’ambiente, è una politica che danneggia la città stessa. Lasciamo che il Subasio rimanga il silente paradiso pastorale che i pellegrini e tutti coloro che salgono le sue pendici incantati ammirano, tuteliamo la sua bellezza che è patrimonio della collettività assisana e lasciamo che sia solo il vento che lassù canta la sua canzone accarezzi i cuori e allevi la fatica del vivere”.
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