Quali sono i programmi per la prossima stagione turistica di Assisi? Dopo la domanda del Movimento 5 Stelle, arriva la replica dell’assessore Eugenio Guarducci, che dà ragione al pentastellato… almeno per quanto riguarda il fatto che “una città come Assisi dovrebbe essere in grado di avere all’inizio dell’anno un calendario di eventi che possa essere facilmente consultabile ed aggiornato tempestivamente. Era quello che pensavo di poter trovare ad Assisi. Anzi di poter pretendere da Assisi. È quello che qualsiasi amministratore di buon senso prentenderebbe dal suo operato e da quello degli uffici che afferiscono alle sue deleghe. Quindi ammetto la mia colpa e non cerco alibi e nemmeno cerco la facile strada di scaricare le responsabilità su dirigenti, funzionari ed impiegati. Quando mi sono insediato – ricorda Eugenio Guarducci – ho chiesto se ci fosse un calendario e la risposta è stata: sì lo pubblichiamo ogni mese e viene distribuito ogni mese all’infopoint. Mese per mese. Non è questo quello che serve ad Assisi. Ad Assisi – per l’assessore – serve ben altro ed è quello che faticosamente stiamo cercando di costruire con le risorse economiche a disposizione e con l’organico a disposizione afferendo obbligatoriamente ed il prima possibile anche a competenze esterne. Risorse ed organico tragicamente insufficienti per governare cultura e turismo di questa Città”.
Per Eugenio Guarducci, la colpa “non è ascrivibile non solo alle amministrazioni passate ma ad un sistema città fatto anche da imprenditori del comparto turistico ricettivo che non hanno fatto sistema facendo mancare il fiato sul collo su chi amministrava. Che hanno fatto fallire sistemi di aggregazione (Consorzio) che avrebbero dovuto assumere un ruolo guida/indirizzo e controllo nelle politiche turistiche e culturali della Città. (…) Non lo hanno fatto – sostiene l’assessore – perché le cose andavano bene ed il proprio orticello garantiva giusti raccolti. Ma le cose andavano bene non perche c’era un Assessore che aveva pubblicato un calendario eventi o ne aveva progettati altri più o meno interessanti, andavano bene perché la posizione di rendita di Assisi funzionava. Il record delle presenze e degli arrivi di tutta la storia della Città di Assisi si è registrato nel 2016 nonostante il brusco calo derivato dai noti danni indiretti dell’ultimo quadrimestre. Questo dato è bene che venga sottolineato”.
L’intervento di Eugenio Guarducci si conclude con un “Comprendo il gioco delle parti, i problemi di visibilità, sono aperto al dibattito e conosco i miei limiti e posso tranquillamente affermare che come tutti non sono infallibile. Ma pretendere che con la bacchetta magica si risolvano in 9 mesi questioni di un livello così pesante di arretratezza è ingeneroso. In primis perché per capire cosa ho trovato ci ho messo almeno due mesi per comprenderlo appieno. Per iniziare ad impostare un ragionamento interno alla Giunta altrettanti due mesi. Per iniziare a condividerlo con le energie positive della Città altri due mesi. Altri due mesi dedicati alla progettualità, a trovare risorse, a cercare di fare squadra, a ritrovare un giusto posizionamento di Assisi nel panorama regionale. Infine – conclude ironicamente l’assessore – un mese l’ho dedicato ad asciugare in continuazione il vapore provocato dal fiato sul collo che tanti soggetti hanno amabilmente emanato dalla loro bocca. Fabrizio Leggio domani avrai la tua fotina sul giornale. Cerca di specchiartici sopra e cerca di comprendere se anche tu hai delle responsabilità rispetto a quanto il sottoscritto ha trovato sotto il tappeto. Poi se ogni tanto ti viene anche a te una idea da suggerire all’Assessorino Guarducci illuminami d’immenso”.
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