“La Giunta in consiglio si pronunci sulla richiesta di annullamento della delibera numero 255 del 30 dicembre 2016 e di tutti gli atti conseguenti che riguardano la nuova riorganizzazione pianta organica del Comune in quanto illegittima, immotivata, inopportuna e denotante una condotta palesemente antisindacale”.
Lo chiede in una mozione, il consigliere di minorazna Emidio Fioroni, consigliere comunale, sottolineando tra l’altro come con la nuova riorganizzazione pianta organica comune ed il nuovo funzionigramma del Comune di Assisi “le nuove assegnazioni di incarichi e responsabilità fanno sì che la maggior parte dei dipendenti sia in servizio in ambini nei quali non ha mai operato diminuiscono l’efficienza e l’efficacia dei servizi comunali con danno ai cittadini, sì da apparire in alcuni casi anche provvedimenti ad personam volti a danneggiare soggetti reputati “non in linea politicamente” con l’attuale amministrazione”.
La riorganizzazione pianta organica del Comune, per Fioroni, “ha comportato anche un danno e un pregiudizio ai dipendenti comunali, in quanto la quasi totalità degli stessi è stata trasferita senza tenere conto delle loro professionalità specifiche, né delle esperienze acquisite, né del titolo di studio posseduto, né delle attitudini professionali fino ad ora dimostrate (A questo proposito si vuol sapere se corrisponde a verità che lo stesso avvocato del Comune ha fatto presente al sindaco i danni del demansionamento di un valido ed esperto funzionario del Comune); visto che i conseguenti provvedimenti dei dirigenti non riportano le motivazioni e le procedure comparative con le quali sono state assegnate le nuove funzioni e le nuove posizioni organizzative e che la richiesta effettuata al sindaco da parte di un consigliere comunale sull’argomento in data 16/1/2017 ancora non ha avuto risposta”.
Fioroni spiega inoltre che “visto che non è chiaro perché siano rimaste le posizioni organizzative del turismo e tributi, mentre sono state eliminate quelle altrettanto importanti della scuola, sport, servizi demografici, Affari istituzionali e che per quest’ultimo si chiede di conoscere chi sarà il nuovo responsabile del procedimento; considerato che al Segretario generale comunale, tra l’altro, è stata attribuita la direzione della Centrale Unica di Committenza e che il Segretario generale è la figura istituzionale alla quale è affidato per legge un ruolo di garanzia nell’interesse del buon andamento e dell’imparzialità dell’azione amministrativa, poiché egli in materia di controlli interni e di provvedimenti anticorruzione è il garante della legalità e della conformità dell’azione amministrativa alle leggi, statuti e regolamenti, con l’obbligo di segnalare l’illegittimità dei provvedimenti e che di conseguenza appare palese l’incompatibilità dei due profili ora indicati, visto che il segretario viene a trovarsi nella condizione di controllore e di controllato di un servizio, qual è il C.U.C., che aggiudica appalti di lavori, servizi e forniture, fino ad essere in pratica il controllore di se stesso;visto che non è stata rispettata neppure la corretta procedura, in quanto la normativa contrattuale nazionale ed integrativa prevede che, quando si adottano atti relativi all’organizzazione di uffici e servizi (e nel caso specifico vede coinvolti la quasi totalità degli stessi), l’ente ha l’obbligo di informazione preventiva ai sindacati, i quali nella fattispecie non sono stati né convocati né interpellati; visto per i motivi elencati – conclude Fioroni – la riorganizzazione pianta organica del Comune viola la legge e appare del tutto illegittima”.
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