Alle domande di Welcome Assisi sul perché la giunta guidata da Stefania Proietti intenda introdurre la tassa di soggiorno ad Assisi (“Forse il bilancio del comune di Assisi è in dissesto? Forse questa amministrazione ha previsto un miracolo economico ed un incremento delle presenze già dal 01 gennaio 2018? Forse non è vero che Assisi è una delle città turistiche più colpite dai danni indiretti del terremoto?”, si chiedeva tra l’altro l’associazione) risponde direttamente l’assessore Eugenio Guarducci.
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“In dissesto – scrive l’assessore a cultura e turismo commentando la notizia della parziale contrarietà del consorzio – c’è come abbiamo trovato la politica di sviluppo turistico e culturale di questa città. E la colpa non è soltanto ascrivibile alle incapacità di governare i processi da parte di chi amministrava la cosa pubblica ma anche di coloro i quali hanno fatto mancare il fiato sul collo alla politica locale che aveva le redini del governo. Altrimenti non si spiegano – sottolinea Guarducci – le ragioni di aver trovato un bilancio che destinava cifre da terzo mondo al comparto, un ufficio turistico che assomigliava ad un salone postale anni 60, infopoint chiusi abbandonati da anni, zero progettazione eventi, etc etc”.
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