Pianta organica del personale del Comune di Assisi, la minoranza di centrodestra presenta tre distinte interpellanze a firma dei consiglieri Giorgio Bartolini, Emidio Fioroni e Moreno Fortini. Obiettivo, in tutti i casi, chiedere l’annullamento delle delibere.
Bartolini, in particolare, ritiene la delibera sulla pianta organica del personale “frutto di una decisione scellerata e arrogante, punitiva in alcuni casi. (…) Vi sono stati i cambi di mansioni tra personale efficiente, a insaputa dello stesso personale sono state fatte soppressioni e/o assegnazione di posizioni organizzative senza alcun motivo fondato. Con quale motivazione è stata spostata l’addetta al protocollo? E non si venga a dire che queste modifiche organizzative sono state fatte dai dirigenti perché nessuno ci crede. La pianta organica, tenuta segreta fino al 30 dicembre, è stata fatta dal sindaco con la partecipazione del dirigente al personale e dal segretario generale”. Bartolini sottolinea anche come “il segretario comunale viene a trovarsi nella condizione di controllore e di controllato di un servizio, come la committenza unica contratti (C.U.C.), che aggiudica appalti di lavori, servizi e forniture, fino ad essere in pratica il controllore di se stesso.
Per questi motivi il provvedimento appare il legittimo e l’operato dell’amministrazione non corretto per cui si richiede l’annullamento dello stesso”.
Per Fioroni, invece, la giunta “ha modificato la pianta organica del personale del comune di Assisi in maniera non conforme alla normativa. Questa riorganizzazione, spacciata all’insegna dell’efficientismo dell’ente, presenta forme di punizione per alcuni dipendenti comunali (…) Non si è tenuto conto delle loro competenze e capacità dimostrate in passato, per cui si sono creati disservizi e disagi ai cittadini. Le soppressioni di posizioni organizzative senza una riga di motivazioni, nonché il cambio di mansioni tra personale efficiente e il demansionamento di funzionari qualificati sono la dimostrazione di una rimodulazione nella maggior parte dei casi scellerata. Non di meno non si è tenuto conto del disagio e della inefficienza dell’azione amministrativa prodotti nei confronti dei cittadini e dei tecnici. Ciò è tanto vero che, nel settore delle infrastrutture (Urbanistica e Lavori Pubblici) la sindaca dopo poche settimane, in seguito alle lamentele e rimostranze dei cittadini è stata costretta a fare marcia indietro e modificare, almeno in parte la distribuzione del personale fatta in quel settore. E non si venga a dire che il provvedimento è del dirigente, perché lo è di lui solo formalmente”.
Infine Fortini, a proposito della pianta organica del personale, sottolinea come “trattandosi di una macro organizzazione come comunicato dallo stesso segretario comunale ai dipendenti comunali, il Comune era obbligato alla informazione preventiva ai sindacati e all’attivazione della relazione di consultazione, ma tutto ciò di fatto è stato eluso. (…) Infatti la comunicazione fatta da questa amministrazione ai sindacati il giorno 30/12/2016 è inadeguata e priva di effetto in quanto: A) è stata trasmessa nello stesso giorno dell’adozione dell’atto (30 dicembre la comunicazione ed il 30 dicembre l’adozione). B) quindi di fatto è stata l’annuncio di una riorganizzazione già avvenuta, di un provvedimento pertanto già concluso; ciò non corrisponde sicuramente ad un’informativa sindacale obbligatoria per legge a tutela dei lavoratori. C) è una comunicazione priva degli allegati dovuti e non riporta i criteri seguiti. Questi sono utili e indispensabili per una valutazione adeguata da parte dei sindacati poiché essi sono chiamati ad esprimersi anche se il loro parere non è vincolante. La scarna comunicazione del 30 dicembre dell’amministrazione comunale ai sindacati comunali di Assisi che fa loro presente che nello stesso giorno la giunta comunale avrebbe deliberato la pianta organica, e conclude “invitiamo cortesemente a trasmettere la presente comunicazione anche alle organizzazioni territoriali”, risulta quindi illegale e gravemente oltraggiosa, in palese violazioni delle norme sindacali a difesa dei lavoratori, i quale non hanno potuto esprimersi su un provvedimento così importante che per questo appare chiaramente illegittimo. In relazione a ciò si chiede di conoscere se l’amministrazione non ritenga opportuno annullare questo provvedimento per condotta antisindacale in quanto è mancata la consultazione con le organizzazioni dei lavoratori”.
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