L’ex consigliere Rino Freddii dice no alla tassa di soggiorno (o di introdurla con tutta una serie di caveat) e sostiene che “la squadra guidata dalla sindaca Proietti non sa proprio cosa siano coerenza, trasparenza e rispetto dei cittadini. Dopo le sospette dimissioni della sig.ra Travicelli e dopo la farsa della misteriosa lettera dell’assessore Guarducci, ora si parla di un’imposta di soggiorno, non prevista nel programma con cui il sindaco ha vintole elezioni”.
Rino Freddii ricorda che se anche in passato introdurre il balzello era ‘impedito’, di imposta di soggiorno si è parlato più volte, con un dibattito articolato. “Durante i due mandati Ricci e Ricci-Lunghi – ricorda l’ex consigliere – sono state realizzate centinaia di opere senza introdurre né l’imposta di soggiorno né una tassa di scopo, lasciando l’addizionale IRPEF a zero e riducendo del 50 per cento le tariffe per mense e trasporti scolastici, il tutto nonostante il taglio dei trasferimenti regionali e nazionali per oltre cinque milioni di euro e senza accendere nuovi mutui, per non appesantire il piano di ammortamento”.
Anche per questo, Rino Freddii chiede “un profondo esame della situazione, che non può certo prescindere da un confronto tra le forze politiche e il coinvolgimento di tutte le associazioni di settore”, fermo restando che per l’ex consigliere “mettere le mani in tasca ai nostri ospiti potrebbe pregiudicare quel processo di fidelizzazione del cliente che è alla base di ogni azione di marketing. Pertanto, in maniera estremamente sintetica, l’eventuale tassa di soggiorno dovrà: essere commisurata alla tipologia della struttura ricettiva, tenere conto del ticket che già pagano i bus turistici ed entrare in vigore dopo mesi di preavviso affinché si possa tenerne conto nei nuovi contratti con i tour operator”.
“Dovrà inoltre prevedere – aggiunge Rino Freddii – alcuni esenti quali: i disabili con accompagnatore, gli anziani, l’assistenza dei ricoverati in ospedale, i partecipanti a concorsi pubblici, gli studenti, etc. Se il Consiglio Comunale opterà per l’introduzione mi auguro inoltre che tra le finalità di questa imposta ci siano tra le altre cose: la manutenzione e il recupero dei beni culturali e dei servizi pubblici, la pulizia e il decoro dell’intero territorio e in particolare quello di Assisi e Santa Maria degli Angeli, la promozione turistica e un calendario delle manifestazioni, la partecipazione a fiere, anche internazionali, l’istituzione del marchio “Assisi” ed interventi a sostegno oltre naturalmente alla promozione delle varie strutture comunali (Lyrick, Monte Frumentario, Palaeventi)”.
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