In un momento in cui l’Europa è “attraversata da populismi e disorientamento”, e manca una “visione comune” sul futuro, un messaggio per una “nuova Europa” arriva dai frati del Sacro Convento di Assisi, “convinti che le sfide e i problemi debbano catapultarci in un’audace avventura per la costruzione di una nuova Europa e di un un mondo nuovo, più fraterno”. È il fulcro del messaggio di padre Mauro Gambetti nel consegnare ad Angela Merkel la Lampada della Pace per il suo impegno in favore dei migranti e per la sua visione di una Europa chiamata a camminare unita pur rispettando le differenze dei vari Paesi. “Ricevere la Lampada è un grande impegno – ha detto la cancelliera tedesca – l’esempio di San Francesco, il più celebre tra i Santi, è attuale ancora oggi”.
“Commossa e rallegrata” dalla giornata assisana, alla quale è arrivata, con rigore teutonico, con tre minuti di anticipo sul protocollo (ma con la bandierina sull’auto “spiegazzata”, anche se è stata raddrizzata all’ultimo secondo prima che Angela Merkel scendesse), la cancelliera tedesca ha ascoltato commossa il discorso di Gambetti, in cui il Custode del Sacro Convento ha offerto all’Italia, all’Europa e al mondo un sostegno spirituale, con la preghiera, ma anche con “il nostro esempio su integrazione e socializzazione. Qui vivono oltre 70 frati, il più giovane dei novizi ha 20 anni, il nostro decano sta per compierne 90. Veniamo da 21 nazioni e viviamo in armonia, sostenendoci e servendoci reciprocamente. Pregi e difetti, debolezze e talenti, vizi e virtù si compongono in una sinfonia in cui risplendono le differenze ed insieme camminiamo verso l’unità. La fraternità è bellissima”.
“I Paesi dell’Ue – ha concordato Angela Merkel – devono guardare oltre confini del loro orticello. Nonostante le diversità nell’Ue possiamo sentirci protetti come in questa Basilica. Molto spesso perdiamo di vista quanto siano importanti i nostri valori e le nostre convinzioni di base. Prodi da presidente della Commissione ha detto tante volte che se non sapremo dare all’Europa un’anima perderemo questa partita, De Gasperi, Adenauer e Schuman erano convinti che il futuro sarebbe stato di pace solo se l’Ue si fosse fatta comunità e questa volontà è necessaria anche oggi: l’integrazione europea è un progetto di pace e questo non ci è presente quotidianamente”.
Durante il suo incontro con i giovani, la cancelliera ha voluto ringraziare anche Paolo Gentiloni, che ha lodato i frati di Assisi “per questa giornata in cui Assisi rinnova il suo messaggio universale di pace. Il riconoscimento ad Angela Merkel è meritato: liebe, cara Angela – ha detto il premier – sei una figura centrale dell’Unione Europea e della Germania, anche nei momenti difficili hai dato prova di contribuire all’Unione Europea e alla sua pace, e di saper far prevalere le ragioni dell’umanità sulle paure e sugli egoismi. Voglio ringraziarti per la grande collaborazione che mi auguro possa continuare nell’interesse di due grandi Paesi”. “Non spetta a me dare pagelle – la replica della Cancelliera, che durante il discorso di ringraziamento per la Lampada non ha voluto toccare l’attualità politica italiana, limitandosi a un “L’Italia è in una fase politica impegnativa” – ma anche io voglio ringraziarti per la tua cooperazione, con te ho lavorato bene e ti ringrazio per le tue parole”. (Continua dopo le foto).
FOTO © Mauro Berti – Rivista San Francesco
Durante il suo incontro con i giovani, Angela Merkel e il presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, hanno risposto alle domande dei giovani: particolarmente toccante la domanda – preceduta da un informale “Ciao” – che un’undicenne siriana ha fatto ai due Capi di Stato, ai quali ha raccontato la sua storia, quella di una fuga a causa della guerra civile che ha toccato anche la Libia: “Cerchiamo di trovare soluzioni – la risposta – ma prima di tutto vogliamo che la gente viva in maniera ragionevole e sicura a casa propria”. Tre i regali, oltre alla Lampada, che la Merkel riporta in Germania: un numero speciale della Rivista San Francesco, una scultura in legno di ulivo intitolata “Il passo di Francesco”, scolpita da Giulio Valerio Cerbella, e il volume “San Francesco e gli uomini di pace”, che racconta le visite private di importanti personalità al Sacro Convento. Dopo il pranzo e il bilaterale con Juan Manuel Santos, presidente della Colombia e precedente vincitore della Lampada, e dopo aver firmato la bandiera della Pace realizzata dai migranti della cooperativa Auxilium, Angela Markel si è cambiata d’abito (pantaloni e scarpe da ginnastica bianche) e ha passeggiato in città, da San Francesco a Santa Chiara. Di fronte alla Sala stampa del Sacro Convento, il protagonista è un bimbo siriano di 4 anni, Luai, che – in una scena immortalata da un video – è sbucato all’improvviso per abbracciarla: prima sorpresa, Angela Merkel gli ha poi restituito l’abbraccio e lo ha preso per mano. Così altri bambini della cooperativa sociale Auxilium hanno trovato il coraggio, circondando la leader tedesca con affetto. Nella sua passeggiata, Merkel ha percorso via Sa Francesco e poi Piazza del Comune, per poi visitare Santa Chiara e pregare sulla tomba della santa, poi è scesa fino a San Damiano dove è stata accolta da padre Massimo Reschiglian. A Santa Maria degli Angeli ha visitato la Porziuncola, la Cappella del Transito e il Roseto, per poi arrivare fino a un locale tipico di Santa Maria degli Angeli (la Taverna Casa Norcia) dove si è fermata per una breve cena prima di ripartire. In una nota, infine, “la comunità francescana del Sacro convento desidera ringraziare le Forze dell’Ordine e tutti coloro che, a vario titolo, hanno reso un servizio per la sicurezza e la riuscita di una giornata storica. Un servizio reso con efficienza e discrezione. Tutto è andato nel migliore dei modi, e anche Fratello Sole ha dato il suo prezioso contributo. È stata una giornata miliare che segna un dialogo efficace tra il Nord e il Sud del mondo, che ha posto nelle agende dei nostri governanti e dell’opinione pubblica la necessità della collaborazione tra Stati, tra persone”.
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