Un giorno storico per Assisi, ancora una volta al centro del mondo. Per la prima volta nella storia, un Pontefice, quel Papa Francesco che già nel 2013 scelse per primo il nome del Santo Poverello, firmerà una enciclica fuori Roma. Fratelli Tutti, terza enciclica del Santo Padre dopo la “Lumen fidei” (2013) e “Laudato si'” (2015), verrà firmata nella prima uscita del Papa dopo la pandemia, sulla tomba del Poverello, dopo una messa, in programma alle 15, che il Santo Padre celebrerà nella cripta della Basilica inferiore; anche qui, un’altra prima volta.
La visita di Papa Francesco sarà in forma strettamente privata. Anche se, per chi conosce bene Assisi, fanno riflettere alcune delle vie interessate dal divieto di sosta e dalla circolazione nella giornata di oggi. Passi la zona della Basilica, ma perché via Arnaldo Fortini, via Portica, Piazza del Comune e Corso Mazzini, così come via e piazza Santa Chiara e Borgo Aretino, oltre alla zona del Vescovado, sono interessate da divieti vari e i Piazza del Comune è momentaneamente sospesa l’occupazione del suolo pubblico ed è disposto lo sgombero di tavoli, sedie, ombrelloni e quant’altro insiste sulla piazza?
Nella zona di Santa Chiara c’è la Basilica, e il monastero delle clarisse, cui Papa Francesco ha già fatto visita nel 2013, invitandole tra l’altro a pregare per lui; al Vescovado, invece, c’è la chiesa di Santa Maria maggiore, dove riposano le spoglie mortali del venerabile Carlo Acutis, prossimamente (il 10 ottobre, ndr) Beato. Il sindaco ha voluto tutelarsi in caso di possibili fuori programma papali? Tutto è possibile, ma bisogna anche ricordare che la prudenza potrebbe, appunto, essere solo prudenza: nel 2016 il Pontefice visitò i luoghi del sisma e nonostante i ‘rumors’ di un ritorno ad Assisi rilanciati anche da autorevoli testate, in realtà si fermò a Norcia. Ma Assisi, comunque vada, si prepara a vivere una giornata storica.
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