A Ferragosto il sindaco di Assisi aveva inviato una lettera a tutti i parlamentari eletti in Umbria chiedendo aiuto per far inserire Assisi nell’elenco delle città d’arte, previste nel decreto legge di agosto, il dl agosto, che beneficeranno di contributi a fondo perduto. Al momento la città serafica è fuori, perché, in sintesi, è “colpa” del rapporto tra numero di presenze di turisti stranieri e residenti che, per le città che non sono metropolitane, deve essere del triplo. Ad accogliere l’appello anche i parlamentari della Lega, che però si sono visti bocciare i loro emendamento
“Con la bocciatura dei nostri emendamenti al dl Agosto, che sanavano l’inaccettabile esclusione della città di Assisi e di altre località dall’elenco delle città d’arte ad alta vocazione turistica, alle quali saranno destinati 500 milioni di euro a fondo perduto per sostenere le attività commerciali presenti nei centri storici, si umilia una comunità fondamentale nella coscienza della nostra nazione e non si rispetta la sua chiara vocazione turistica che, prima del covid, faceva di Assisi una delle tappe fondamentali del turismo non solo religioso in Italia”. Sono queste le parole dei senatori della Lega Luca Briziarelli, Gian Marco Centinaio, responsabile nazionale del dipartimento Turismo e Lucia Borgonzoni responsabile nazionale del dipartimento Cultura.
“Questa esclusione – spiegano – è ancora più insopportabile dopo la passerella a mani vuote di Conte e Di Maio, venuti ieri ad Assisi a fare della spicciola retorica: inutile partecipare ai festeggiamenti per San Francesco, patrono d’Italia, se poi non ci sono fatti concreti che dimostrino il convinto sostegno dello Stato. Nonostante tutte le rassicurazioni del caso, fornite anche dal sottosegretario Agea nel corso dell’incontro ufficiale tra amministrazione comunale e parlamentari umbri, Assisi resta ferita dalla miopia di questo governo incapace che, in maniera del tutto arbitraria, ha deciso di escludere comuni come quello umbro a prescindere dalle presenze. Il caso di Assisi – concludono – è emblematico e non certo isolato, prima della pandemia, Assisi a fronte di 28 mila residenti, contava 1 milione e 200mila presenze turistiche delle quali 600 mila straniere con un rapporto di più di 20 volte rispetto ai residenti. La Lega però non molla: non ci accontenteremo di vuote promesse o rassicurazioni, con buonsenso cercheremo di far ricomprendere questo sostegno per Assisi e per le altre città che si trovano nella stessa condizione al primo provvedimento utile”.
© Riproduzione riservata