Sesta settimana di protesta per i commercianti di Assisi, alle prese ancora con il problema dei mancati ristori del governo, per il periodo di chiusura arancione, e della Regione, nei weekend in cui erano state disposte, dalla giunta Tesei, le chiusure nel weekend nonostante l’Umbria fosse in zona gialla. (Continua dopo il video, montaggio di Andrea Cova)
“Dopo la pausa forzata delle festività abbiamo sentito la necessità di tornare a segnalare le grandi difficoltà del nostro comparto dato che, complice il cambio di esecutivo, i provvedimenti a sostegno si sono arenati e che non vogliamo sparire dai ‘radar’ governativi”, la spiegazione dalla pagina Facebook Noi dimenticati che raccoglie le istanze dei commercianti assisani. La protesta si è svolta stamattina, venerdì 5 marzo 2021, sulla piazza inferiore di San Francesco. Il tema dei ristori, come ricordava il presidente di Federalberghi Umbria Simone Fittuccia, è sentito anche dagli imprenditori. “Assisi – ha detto Fittuccia intervistato durante AssisiNews inStudio – è riuscita ad entrare nel circuito delle città santuario, ma manca il decreto attuativo e non ci sono le somme che verranno riconosciute alla città di Assisi“.
Il turismo in Umbria vale il 6%, il dato puro: tutta la filiera del turismo vale il 13%: se a livello alberghiero si sono persi 159 milioni di euro, a livello generale mancano 450 milioni di euro. E se è vero che a luglio e agosto le percentuali turistiche sono state superiori persino al 2019, non sono di certo bastate a reggere la chiusura per praticamente metà anno, né basteranno per il 2021. Nonostante le promesse, i soldi non si sono mai visti e neanche la possibilità di riaprire, da lunedì, ha migliorato la situazione: i negozi possono essere aperti ma gli spostamenti tra Regioni e tra comuni non sono permessi, il che significa zero guadagno per un negozio che, come nel caso di Assisi, vive principalmente di turismo. Salvato in minima parte il ponte dell’Immacolata, i commercianti di Assisi e non solo hanno perso il Natale, e la Pasqua non sarà diversa. Per questo chiedono attenzione e ristori.
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