AssisiNews riceve e pubblica una lettera pervenuta in redazione da parte di un lettore (diffusa pubblicamente anche via Facebook, ndr) abitante di Santa Maria degli Angeli. Nella lettera, riportata di seguito, il racconto di scene poco piacevoli con protagonisti ragazzi di giovani età, ai giardini in via Cipolla:
“Scene di far west oggi (ieri, sabato 24 aprile 2021, ndr) in via Giuseppe Cipolla a Santa Maria degli Angeli. Parapiglia con rissa e relativa caccia all’uomo, pardon, al ragazzo. Protagonisti di questo tristissimo episodio alcuni ragazzi ai bordi dei vicini giardini pubblici. Ad assistere alla scena purtroppo i tanti bambini che giocavano tranquilli – scrive chi segnala – e i loro genitori che hanno cercato di fare il possibile per cercare di placare la rissa. La cosa purtroppo non mi stupisce, su quei giardini ho sentito storie dalle persone che abitano nei paraggi che mi hanno lasciato attonito. Non riesco a identificare la mia amata Santa Maria degli Angeli con ciò che mi viene raccontato”.
In quei giardini in via Cipolla si sta lavorando in questi giorni a delle migliorie, con la realizzazione di un campo da basket all’aperto: “Rimango amareggiato – continua – vedere ragazzi e ragazze di circa quindici anni così. Molto triste che il tutto venga fatto in pieno giorno, con i ragazzi indifferenti agli sguardi perplessi degli adulti. Dopo l’increscioso episodio sono passate più volte le forze dell’ordine, ripristinando un po’ di ordine. Sicuramente una maggior presenza più massiccia risolverebbe in maniera parziale il problema. Ma a mio avviso se si vuole affrontare il problema in maniera più radicale, occorre evitare di rendere certi luoghi terra di nessuno e portarci la parte bella gioventù che certamente è la fetta maggiore. Per fare questo occorre creare strutture, dove i nostri giovani possano dare sfogo alla loro voglia di fare sport, dove esprimere le loro passioni. Immagino luoghi dove poter fare musica, dove poter fare graffiti, dove giovani e adulti possano vivere gli stessi luoghi. Io credo nei giovani, ma così non va bene. I problemi si conoscono, la comunità intera, a partire dall’amministrazione, deve lavorare per provare a cambiare questa brutta deriva; per rispetto dell’intelligenza di tutti – conclude il lettore – per favore, non parliamo di telecamere. Il più delle volte non funzionano e risultano del tutto inutili”.
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