Si sono improvvisamente allungati i tempi della nuova giunta comunale di Assisi che è destinata ad arrivare comunque entro poche ore. Una giunta, quella dello Stefania Proietti bis, che tarderebbe ad arrivare sulla carta per impegni del sindaco, in realtà perché ci sarebbero disaccordi fra i diretti interessati e relativi partiti. Teoricamente la nuova squadra di governo era pronta da giorni, ma la composizione sarebbe stata messa in discussione e pertanto l’annuncio è slittato.
Il sindaco deve sciogliere gli ultimi nodi, visto che – secondo indiscrezioni – nella nuova giunta comunale Assisi Domani e Pd puntano ad almeno due assessorati, e uno Assisi Civica. Rimarrebbe fuori il Movimento 5 Stelle, che invece non vorrebbe rimanere fuori, avendo anche contribuito alla vittoria, seppure con percentuali nettamente inferiori alle altre liste. Prima delle elezioni si ‘vociferava’, per Fabrizio Leggio, il posto da presidente del consiglio ma ora l’ex portavoce in consiglio comunale, terzo con settanta preferenze nella lista del M5S, potrebbe recuperare un posto da assessore esterno. Rimane da capire chi perderà uno dei seggi a disposizione.
Se Assisi Civica dovrebbe avere il posto garantito, Assisi Domani e Pd hanno percentuali simili e potenzialmente due seggi a testa: ma la civica esprime anche il sindaco, che in campagna elettorale ha tenuto tantissimo ad esaltare il patto civico tanto amato. C’è inoltre da tenere conto l’equilibrio di un patto con il Pd, fortemente voluto dai vertici del Pd. Con un occhio alla Regione, tra cui si corre tra tre anni?
Dimostrerà il primo cittadino – sulla base del suo slogan sbandierato – di avere veramente coraggio scegliendo in prima persona senza tenere conto dei tentennamenti dei partiti e di chi personalmente sgomita? Un posto tutto sommato sicuro dovrebbero averlo il recordman e la recordwoman delle preferenze: Valter Stoppini, 826 preferenze, e Veronica Cavallucci, 587; stesso discorso per Massimo Paggi, ex assessore e più votato di Assisi Civica. Da Assisi Domani fra i più votati c’è chi spingerebbe come detto per ottenere un posto in giunta sorretto dai tanti voti presi. Spinte che arrivano anche dal Pd che punterebbe ad ottenere qualcosa in più di quanto ipotizzato alla vigilia. Il resto dipenderà dal sindaco e dai partiti stessi.
C’è anche da contare il posto da presidente del consiglio comunale, che al momento vedrebbe un ballottaggio tra Pd e Assisi Domani, senza dimenticare il Movimento 5 Stelle che, se perdesse uno degli assessorati, potrebbe comunque sedere sullo scranno più alto della massima assise con Isabella Fischi. Il tutto ricordando il precedente del 2016, quando Federica Lunghi, autocandidata del Pd ma sostenuta dal sindaco, si vide sfilare la presidenza del consiglio da Donatella Casciarri, proposta dal Pd. Dopo un consiglio rusticano e tre votazioni (con spaccatura nella maggioranza e l’aiutino delle opposizioni) finì in parità, e Casciarri vinse perché anagraficamente nata prima.
C’è da ricordare anche che Assisi conta e dovrebbe dare il buon esempio. Il cubo di Rubik – assicurano i bene informati – sarà comunque risolto a breve.
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