Nuovo giro di vite per il locale a Bastia Umbra già in passato chiuso per la la movida irrequieta e che non rispetta le norme per il contenimento della pandemia. Dopo la chiusura per 15 giorni comminata ad agosto, il Questore ha disposto una ulteriore chiusura di 30 giorni per la discoteca bastiola in cui il divertimento tanto agognato dai giovanissimi – soprattutto dopo il prolungato periodo di sosta dovuto all’emergenza sanitaria attuale – si è di nuovo trasformato in una rissa in discoteca.
A scaldare gli animi, secondo la ricostruzione della Polizia di Stato di Assisi agli ordini del vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca, un commento di troppo fatto nei confronti di una ragazza che, dopo un acceso confronto tra due gruppi, uno di origini straniere e l’altro costituito da giovani della zona, si è ben presto tramutato in scazzottata quando il fidanzato della donna ha reagito. Quando il giovane viene ferito, intervengono a difesa dell’amico altri giovani che ingaggiano con quelli del gruppo avversario una vera e propria rissa che viene sedata solo quando, con gran difficoltà, il gruppo dei giovani stranieri viene fatto uscire dal locale. Peraltro all’interno del locale, si legge nella nota della Questura, ci sono centinaia di ragazzi, tutti ammassati, senza alcun rispetto del distanziamento e senza indossare i dispositivi di protezione individuale, continuano a ballare incuranti del rispetto delle misure anti Covid.
Intorno alle 3 di mattina il gruppetto degli italiani, dopo aver raggiunto l’autovettura nel vicino parcheggio, vengono letteralmente accerchiati da un gruppo di una ventina di giovani di origini nordafricane intenzionati a vendicarsi di quanto accaduto precedentemente. Ne scaturisce un brutale pestaggio, una violentissima aggressione con calci, pugni, lanci di sassi e bottiglie di vetro rotte, addirittura con cinture, un machete e un coltellino con il quale viene ferito un giovane. A seguito di numerose chiamate ai numeri di emergenza, sul posto interviene prontamente la pattuglia volante del commissariato assisano che si ritrova difronte a più di 500 ragazzi, molti dei quali in evidente stato di alterazione alcolica: tre giovani feriti sono già a bordo di due ambulanze nelle quali il personale medico sta prestando loro i primi soccorsi per le contusioni e le ferite d’arma da taglio riportate. Una volta raccolte le testimonianze, ed esaminata anche la posizione del titolare del locale, già destinatario di una chiusura quest’estate a seguito di episodi simili, il personale del Commissariato PS Assisi, in sinergia con la Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Perugia ha dato esecuzione ad un nuovo provvedimento di chiusura del locale ai sensi dell’art. 100 TULPS con il quale il Questore della provincia di Perugia, preso atto anche del clamore mediatico che la notizia della rissa in discoteca ha avuto nell’opinione pubblica, creando ulteriore allarme sociale, e della minaccia grave per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha disposto la chiusura del locale per la durata un mese.
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