Dopo quasi una settimana di silenzio il Pd Assisi esce allo scoperto e fa chiarezza sulla votazione del presidente del consiglio comunale (Donatella Casciarri invece di Giuseppe Cardinali, ndr), ribadendo la sua lealtà alla giunta Proietti e alla maggioranza.
“In poco più di ventiquattro ore, sul Consiglio Comunale di martedì 26 ottobre abbiamo letto veramente di tutto, comprese ricostruzioni decisamente fantasiose, valutazioni palesemente forzate e inutili esternazioni di commentatori della domenica (in questo caso del mercoledì sera) senza alcuna cognizione di causa e il più delle volte totalmente inconsapevoli della realtà dei fatti. Poiché come Partito Democratico siamo soliti valutare la realtà misurando i fatti più delle parole riteniamo opportuno riportare l’attenzione di tutti ai dati reali”, l’incipit della nota del Pd di Assisi.
“Dopo aver promosso la candidatura del Sindaco Stefania Proietti cinque anni fa e aver condiviso il percorso di governo per tutto il mandato, alla sua naturale scadenza siamo entrati convintamente a far parte della coalizione che nel segno della continuità ha rivisto in Stefania Proietti il miglior candidato sindaco possibile. Siamo una delle colonne del programma per il futuro di Assisi che ha convinto della sua bontà chi ha votato il 3 e 4 ottobre.
Siamo parte di un progetto politico per il governo e lo sviluppo della città e convintamente, ora come prima.
Se qualcuno avanza dubbi su questo può stare tranquillo: il Pd Assisi è leale al programma di governo e si riconosce pienamente in ogni punto del discorso proclamato dal Sindaco nel primo consiglio stesso, nonché nelle sapienti scelte degli Assessori verso ciascuno dei quali va il nostro pieno sostegno”.
“Ciò detto, il Partito Democratico di Assisi conferma pubblicamente la sua lealtà al programma e alla coalizione, senza però tacere che si fa fatica a comprendere cosa l’abbia messa in dubbio. Perché una cosa è sicura: la lealtà politica di un alleato non si misura sulla votazione del Presidente del Consiglio, che non attiene all’azione di governo della Giunta, ma al funzionamento del Consiglio stesso. Giova forse ricordare a tutti – conclude la nota – che il ruolo del Presidente del Consiglio comunale non è strumentale all’attuazione di un indirizzo politico di maggioranza, bensì al corretto funzionamento dell’organo stesso e come tale è neutrale ed estraneo al concetto fiduciario di maggioranza”.
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