In vista della Giornata del ricordo, celebrata il 10 febbraio, i consiglieri comunali della Lega di Assisi, Francesco Mignani e Jacopo Pastorelli, insieme al capogruppo Lega in Regione Umbria, Stefano Pastorelli, chiedono al sindaco Proietti di “conferire il riconoscimento Benemerito della città di Assisi a Raffaella Panella che ha vissuto in prima persona la triste pagina dell’esodo delle popolazioni dalmate, giuliane e istriane all’indomani del secondo dopoguerra”.
“Il dramma dell’esodo, insieme a quello del massacro delle foibe, rappresentano una ferita mai guarita della storia italiana e una tragedia troppo a lungo dimenticata a causa di un negazionismo durato quasi mezzo secolo – spiegano i leghisti – Raffaella Panella, oggi residente a Santa Maria degli Angeli, è una testimone vivente di quegli avvenimenti. La sua è una delle 350mila storie di persone costrette a lasciare la loro terra di origine dell’Istria, di Fiume, della Dalmazia. Nata come tutta la sua famiglia a Zara, bombardata il 2 novembre 1943, è fuggita con cinque fratelli fino all’isola di Pago, poi a Pola, a Trieste e infine in un campo profughi a Domodossola, ‘ove conoscemmo la fame più nera e le discriminazioni anche tra italiani’ come ricorda lei stessa in una pagina toccante del racconto della sua vita”.
“Una città come Assisi, capitale dei diritti umani e civili nel mondo, che già nel 2000 con l’allora sindaco Bartolini intitolò una via ai ‘Martiri delle Foibe’”, secondo i tre esponenti leghisti “non può esimersi dall’assegnare il riconoscimento Benemerito a una donna come Raffaella Panella, che troppo a lungo ha patito gravi sofferenze e troppo a lungo è stata messa in disparte dalla storia, con l’auspicio di contribuire a costruire una memoria condivisa da tutti contro ogni tipo di discriminazione”. Intanto Il “Comitato 10 febbraio di Assisi” comunica che giovedì 10 febbraio alle ore 14,45 presso il parco Norma Cossetto in via Martiri delle Foibe a Santa Mari degli Angeli si svolgerà una manifestazione in occasione del “Giorno del ricordo”. Verrà deposto un omaggio floreale e sono previsti interventi da parte delle autorità presenti e testimonianze di familiari di esuli.
“Dopo due anni dall’ultima celebrazione pubblica e partecipata – si legge in una nota – la sezione di Assisi del Comitato 10 Febbraio ha il piacere di annunciare la “riapertura” al pubblico di quest’importante manifestazione, tesa al ricordo degli italiani infoibati dai partigiani comunisti di Josip Broz Tito. Migliaia di connazionali furono vittime del genocidio etnico perpetrato dai massacratori rossi jugoslavi, molti altri furono costretti a lasciare le loro case per non subire la stessa sorte. L’esodo degli italiani da Fiume, Istria e Dalmazia fu una delle pagine più tristi e vergognose della nostra storia nazionale. Una vergogna non terminata con lo sterminio e la cacciata dalle terre natie, ma proseguita con l’odio dei comunisti italiani – come alla stazione di Bologna nel 1947 – e la colpevole indifferenza, durata quasi sei decenni, dello Stato italiano che i nostri connazionali dovettero subire.Durante la manifestazione sarà garantito il rispetto delle normative anti-covid e personale incaricato garantirà il distanziamento tra i partecipanti e l’uso delle mascherine”.
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