Indagato, per omicidio colposo, il priore dell’Abbazia San Pietro di Assisi. La vicenda è quella dell’imprenditore morto annegato Domenico Pelagatti e il priore che, scrive Umbria24.it, ha 71 anni, è originario di San Donà di Piave, e viene accusato dalla Procura di Perugia di aver “omesso di porre in essere tutte le misure idonee per rimuovere o mettere in sicurezza un impianto fossa imhof costituito da un pozzetto prefabbricato di plastica, privo di fondo e del relativo chiusino, delle dimensioni interne di 50x50x50”. Nelle carte del pm si parla di “colpa consistita in negligenza, imprudenza, imperizia e negligenza”.
La morte dell’imprenditore, ha stabilito l’autopsia, fu accidentale. L’ipotesi delle indagini dei carabinieri di Assisi è che l’imprenditore morto annegato, che si era recato a fare una passeggiata come faceva normalmente con il cane, avrebbe tentato di recuperare chiavi e cellulare dal pozzetto, rimanendo incastrato.
Il pozzetto è nel Prato del Pallareto, terreno di proprietà dell’abbazia. E quel buco 50 centimenti per 50, avrebbe dovuto essere chiuso. Si tratta di un impianto fossa imhof, privo di fondo e del relativo chiusino, che – scriveva la Nazione anni fa – sarebbe stato realizzato tra il 2007 e il 2008 per smaltire le acque reflue in occasione dell’Endurance Lifestyle (gare di cavalli) che svolse tra il 2007 e il 2009 ad Assisi. Il processo va avanti, la parte civile è rappresentata in aula dall’avvocato Giuseppe Berellini.
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