Quando ha visto don Bruno Baldoni accasciarsi sul pavimento del duomo e diventare subito cianotico, per un arresto cardiaco che poteva costargli la vita, non ha avuto la benché minima esitazione: suor Maria Concetta Criscione si è chinata su di lui e gli ha praticato un massaggio cardiaco per almeno quindici minuti.
La manovra salvavita – riporta il Corriere dell’Umbria in edicola questa mattina – è riuscita perfettamente e all’arrivo dell’ambulanza è stato possibile trasferire don Bruno Baldoni all’ospedale di Perugia, dove si trova attualmente, ricoverato nel reparto di Medicina interna vascolare. Ai suoi conoscenti e parrocchiani ha mandato un messaggio vocale per far sapere che sta bene e tornerà (senza svenimenti…) appena possibile.
Il fatto è successo giovedì scorso nella cattedrale di San Rufino: Don Bruno Baldoni, 91 anni, un’autentica istituzione a Valfabbrica, deve dunque la vita a questa suora di 48 anni, originaria del Friuli, ospite al monastero delle Benedettine di San Giuseppe dai primi di novembre, quando lei e altre sei consorelle sono state accolte ad Assisi a causa delle scosse di terremoto che avevano lesionato il loro monastero di San Ginesio, una frazione di Macerata. “Se volete definirlo un miracolo, non dimenticate che sono stata solo il tramite: il Signore ha voluto servirsi di me e mi ha regalato una gioia unica”, ha detto suor Maria Concetta.
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