Sase bussa a quattrini sull’aeroporto San Francesco. Secondo il Corriere dell’Umbria, la società che gestisce l’aeroporto ha inviato una missiva agli stessi titolari di quote, tre enti pubblici. Si tratta di Camera di commercio, che deve versare 500mila euro, Comune di Perugia e Assisi per 250mila circa a testa. Al momento hanno pagato il dovuto solo Regione (che ha l’80%) e la Fondazione Cassa di risparmio di Perugia. E ad Assisi scatta la polemica, con la Lega che chiede spiegazioni e definisce la giunta “altalenante” sul tema della valorizzazione dello scalo e la giunta che replica: “Non si possono versare tout court contributi a piani industriali”
“Aeroporto San Francesco, corrisponde al vero la notizia del mancato pagamento delle quote di spettanza del Comune di Assisi? Il sindaco Proietti chiarisca”, chiedono i consiglieri comunali della Lega di Assisi Francesco Mignani e Jacopo Pastorelli. “L’atteggiamento del sindaco Proietti nei confronti della partecipazione del Comune di Assisi al percorso di valorizzazione e potenziamento dello scalo è stato fin dall’inizio poco chiaro, contraddistinto da immobilismo, inerzia e incapacità di saper cogliere possibilità e nuovi canali di sviluppo”, dicono i leghisti.
“E dire che Assisi è la città che dovrebbe usufruire dei maggiori vantaggi dalla crescita esponenziale dell’aeroporto San Francesco in termini di visitatori e servizi, un vero e proprio boom inatteso se si considera la condizione di estrema criticità in cui il Partito Democratico al governo regionale l’aveva confinato a causa dell’inadeguatezza delle scelte e della mancanza di progettualità e lungimiranza. In questi giorni, grazie al nuovo impulso che la Giunta Tesei ha saputo imprimere nella gestione dello scalo, si è verificato il record storico di passeggeri giornalieri e ad agosto verranno abbattuti altri record, a fronte dell’attivazione di 16 rotte complessive per 84 voli, con indubbi risvolti positivi per il turismo, le imprese ricettive, il commercio e l’immagine dell’Umbria nel mondo”.
Ma per i due esponenti della Lega Assisi, “Tutto questo non sembra scuotere il sindaco Proietti, sempre troppo distratto da ambizioni politiche personali, che prima ha traccheggiato sulle scelte relative alla quota di pertinenza del Comune di Assisi nel processo di ricostituzione del capitale sociale della Sase spa e poi, a quanto pare, ritarda nel versare i 250mila euro spettanti. Sembra che si stia facendo di tutto per perdere questo treno, o meglio questo aereo in fase di decollo, forse per incapacità o peggio ancora per ripicche politiche, senza ragionare del danno che potrebbe essere causato a strutture ricettive, commercianti e imprenditori assisani. La Proietti chiarisca se queste notizie corrispondono al vero ed, eventualmente, il motivo di questi ritardi”.
Nel pomeriggio la replica della giunta: “Sorprende la comunicazione della Sase (la società che gestisce l’aeroporto) sia per il contenuto che per la tempestività perché il Comune di Assisi, in relazione all’aumento di capitale, ha già provveduto, esercitando il diritto di prelazione, a sottoscrivere più del doppio delle azioni prima possedute (2,21) e versando oltre 57 mila euro per arrivare al 4,83. In riferimento al contributo ulteriore richiesto dal cda ai soci, si precisa che il Comune di Assisi aveva, in assemblea, approvato il Piano con riserva di versare un quantum del contributo ulteriore richiesto, sia per la sua ‘irritualità’ (il Comune per la sua natura di ente pubblico non può versare tout court contributi a piani industriali) sia perché occorre eventualmente rapportare il contributo pubblico in relazione agli stati di avanzamento dello stesso Piano industriale”.
“Questo versamento pubblico sarebbe avvenuto quindi in una fase successiva dopo aver constatato la concreta realizzazione dei diversi step. Allo stato appare prematuro effettuare ulteriori contributi ritenendo opportuno quanto meno aspettare l’anno sociale in corso. Ricordiamo inoltre che il Comune di Assisi ha ripianato per la propria parte di quote con 76,879 mila euro, interamente versati, le perdite del bilancio della Sase in riferimento al 2021. Giova ricordare che l’aeroporto San Francesco è una infrastruttura regionale e che il Comune di Assisi con l’amministrazione attuale sostiene, da 6 anni, che occorra investire risorse: ora che finalmente ciò sta avvenendo ed è per questo che il Comune di Assisi, come socio, ha votato positivamente il piano industriale, cosa non avvenuta da parte del Comune di Perugia. Sorprende infine apprendere prima dai mezzi di stampa che dalle pec le comunicazioni di Sase verso i propri soci. Come anche si stigmatizza la malcelata scelta di fare dell’aeroporto un campo di battaglia politico-elettorale quando invece è interesse di tutti farlo funzionare e sviluppare”.
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