I danni indiretti dovuti alla disinformazione mediatica sul terremoto non toccano soltanto le imprese che operano nel campo del turismo, ma si riflette sull’intero comparto artigiano e non solo, in una regione dove il turismo traina l’intera economia.
Lo sostiene Api Umbria, sottolineando come “se il comparto turistico rimane fermo ed hotel, ristoranti, strutture ricettive in genere non hanno lavoro, ne risentono in primis le attività commerciali legate al turismo, ma rimanendo fermi gli investimenti specialmente in un periodo che dovrebbe preparare al via della nuova stagione turistica i cui picchi si attendono a partire dal prossimo mese di marzo, tutte le attività dell’intero comprensorio umbro ne soffrono”.
E quindi, “Ben vengano gli interventi di promozione turistica e gli eventi organizzati da comuni e regione che Api Umbria sottoscrive in pieno. Siamo disponibili – scrive in una nota l’associazione – a collaborare con idee e progetti e ad accogliere proposte da valutare unitamente alle parti direttamente interessate. Già a Novembre 2016 e poi durante le feste natalizie dello scorso anno, la nostra associazione aveva sollecitato interventi mirati al raggiungimento di un obiettivo chiaro: contrastare i danni indiretti del terremoto in una regione che non è stata toccata minimamente dallo stesso, soprattutto in un’Umbria dove gli edifici sono stati ristrutturati nel pieno rispetto delle leggi dopo gli eventi sismici del 1997″.
Api Umbria si dice “vicina ai commercianti di Assisi e dell’intera Regione Umbria che unendo le forze, anche nei giorni scorsi hanno deciso di far sentire la propria voce in un incontro congiunto, con proposte, idee e progetti. Apprezzamento doveroso – aggiunge la nota – va a coloro si sono mossi per ridare linfa al movimento turistico della nostra regione (apprezzabile la lettera indirizzata al Presidente del Consiglio e al Presidente della Repubblica da parte del sindaco di Assisi Stefania Proietti e della Giunta Comunale, molto positivo lo spot della Regione Umbria in scena nelle serate del Festival di Sanremo di cui Vittorio Sgarbi è protagonista). Il Governo Centrale – per Api Umbria – dovrà far sì che si stabiliscano le misure urgenti, compresa la sospensione di ogni pagamento di tipo fiscale, previdenziale e finanziario, allargandole anche alle zone colpite dai danni indiretti. Di fondamentale importanza a nostro parere, sarebbe valutare la concessione di finanziamenti con contributo sugli interessi alle aziende, per colmare il mancato introito dovuto alla perdita del fatturato. Api Umbria – promette l’associazione – continuerà a dare voce ad artigiani, commercianti ed operatori del settore turistico e non solo, in relazione agli stessi danni indiretti subiti del terremoto, perché sono tantissimi e sempre di più oggi gli operatori che stanno subendo tali danni, con un intero comparto, connesso anche a tanti altri settori, in crisi. Api Umbria, Associazione per le Imprese dell’Umbria, è convinta di ben rappresentare le esigenze di tutti, ma in particolar modo dei piccoli imprenditori. Saremo vigili, fiduciosi, affinché la nostra regione, cuore verde d’Italia, ricca di patrimonio culturale e di grandi valori, possa ripartire con grande forza, la grande forza delle persone di cui è fatta.
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