“La città di Assisi accoglie con gioia il Premio Braccio Fortebraccio 2022, promosso dal Centro sportivo educazione nazionale (Csen), che guarda alla cultura, alla società civile, alla scuola, alla medicina, alla scienza, al giornalismo, al volontariato e allo sport, e si ispira a un condottiero e capitano di ventura che è l’emblema del coraggio”. Queste le prime parole del sindaco Stefania Proietti che ha partecipato ieri all’assegnazione del prestigioso riconoscimento alla presenza dei premiati e di un pubblico d’eccezione.
L’assegnazione del premio Braccio Fortebraccio 2022 quest’anno è stata ospitata ad Assisi, ma la manifestazione è itinerante in diverse città dell’Umbria, l’anno prossimo andrà a Deruta e ieri sera c’è stato infatti il simbolico passaggio di consegne tra il sindaco di Assisi e quello di Deruta Michele Toniaccini. Tra i premiati, oltre al primo cittadino della Città Serafica che si è detta onorata di ricevere il riconoscimento, altre figure eccezionali che operano nella comunità, e cioè Bianca Maria Tagliaferri, dirigente dell’Istituto Alberghiero, Gino Sirci, presidente della Sir Safety Perugia Volley e illuminato imprenditore di Assisi e il medico chirurgo Mariano Cordellini che opera nel locale ospedale.
“Rivolgo le congratulazioni a tutti i premiati – ha affermato il sindaco Stefania Proietti – perché si tratta di una testimonianza del loro impegno nell’ambito dei rispettivi ambiti, ma una vicinanza particolare e una soddisfazione maggiore le esprimo ai personaggi di Assisi che rappresentano un valore assoluto e indiscusso. La preside Tagliaferri per aver allevato generazioni di ragazzi e ragazze che si stanno facendo strada in Italia e all’estero, l’imprenditore Sirci che è un imprenditore di grandissimo livello in un settore delicato come la sicurezza sul lavoro e un appassionato della pallavolo costruendo una squadra che ha tagliato traguardi straordinari, il dottor Cordellini che crede tantissimo nello sviluppo e nella funzione del nostro ospedale”. Un affetto particolare il sindaco lo ha rivolto a Federico e Sergio Cenci dell’associazione “Avanti tutta“ legata al grande Leonardo che “come un leone ha combattuto la malattia diffondendo coraggio e speranza e regalando a chi lo ha conosciuto una immensa lezione di vita”.
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