Domiciliari impossibili con la madre e il di lei compagno: quarantenne portato in carcere dai carabinieri della compagnia di Assisi visto che l’uomo riteneva la coppia responsabile del suo arresto e la minacciava costantemente
Il Magistrato di Sorveglianza di Perugia nei giorni scorsi ha emesso un provvedimento di sospensione della misura alternativa della detenzione domiciliare nei confronti di un quarantenne originario dell’assisano.
L’uomo, già sottoposto dal Tribunale di Sorveglianza di Perugia alla citata misura, era destinatario di un cumulo di pene relative a vari reati commessi negli anni passati. Negli ultimi periodi i Carabinieri di Bastia Umbra, dipendenti dalla compagnia di Assisi guidata dal capitano Vittorio Jervolino, a seguito di numerosi interventi, avevano accertato che per l’uomo erano venute meno le condizioni di convivenza con la madre e il compagno di quest’ultima; infatti il condannato, ritenendoli personalmente responsabili del suo arresto, in più occasione aveva manifestato nei loro confronti intenti omicidi nonché asseriti tentativi di suicidio.
Visti i domiciliari impossibili, acquisite le testimonianze dai militari dell’Arma e venendo meno le condizioni di convivenza presso l’abitazione della mamma, il Magistrato di Sorveglianza emetteva il provvedimento di revoca della detenzione domiciliare con il conseguente accompagnamento dell’uomo presso la casa circondariale Capanne di Perugia.
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