Assisi, Città di Castello, Todi, Gualdo Tadino, Foligno e Trasimeno. Ha interessato quasi tutta l’Umbria indagine su B&b, strutture ricettive irregolari o abusive e affitti in nero condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Perugia al comando del colonnello Antonella Casazza, che da settembre ha messo sotto la lente l’attività di operatori del settore turistico irregolari.
Tutto è nato da una segnalazione al 117 da parte di un cliente a cui non era stata fatta la ricevuta e in totale sono state scovate tredici strutture ricettive irregolari, nello specifico che hanno violato le legge regionale per non aver comunicato l’inizio delle attività e della locazione degli alloggi ai Comuni. Cinque titolari di case vacanze e strutture abusive sono state segnalate in Procura perché, contravvenendo al testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, non hanno segnalato le persone alloggiate giornalmente nelle strutture. È stato, inoltre, individuato un operatore che aveva concesso in locazione immobili, in assenza di regolare contratto, omettendo altresì di dichiarare i redditi percepiti, per un importo pari a circa 25 mila euro.
“L’azione di controllo posta in essere dalle Fiamme gialle – si sottolinea nella loro nota – è finalizzata a garantire gli interessi dell’Erario e il rispetto delle regole dell’economia legale e della leale concorrenza, soprattutto in una fase congiunturale come quella attuale, in cui cittadini ed imprenditori devono essere maggiormente tutelati dagli effetti della crisi economica”.
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