Nel quadro di un piano di razionalizzazione delle partecipazioni dell’Ente, la Provincia di Perugia conferma l’uscita dal capitale di Sase. Non parteciperà infatti – con votazione approvata dalla maggioranza – alla ricapitalizzazione per la sua quota dello 0,54%, come era stato deciso dall’amministrazione Bacchetta.
All’attacco FdI e Lega: ““Mentre l’aeroporto di Perugia-Assisi cresce con percentuali a doppia cifra, la Provincia di Perugia esce dalla compagine sociale dismettendo tutte le quote in suo possesso”, denuncia il capogruppo in Provincia di Fratelli d’Italia, Jacopo Barbarito, parlando di una “scelta politicamente miope, in quanto ora esclude l’ente di piazza Italia da quell’importante piano di rilancio gestionale operato in primo luogo dell’amministrazione regionale, che si sta rivelando fondamentale per l’indotto del territorio perugino e assisano e per il settore turistico di tutta la regione”. Dalla regione a lanciare strali è l’assisano Stefano Pastorelli, secondo cui “La provincia di Perugia esce dalla compagine della Sase, la società di gestione dell’aeroporto e il Comune di Assisi non paga la quota prevista per il 2022: è ormai chiaro l’intento politico di Stefania Proietti, presidente della Provincia e sindaco di Assisi, di frenare la crescita dell’aeroporto internazionale San Francesco. Non esistono altre spiegazioni a questo tipo di atteggiamento.
“Dopo anni di abbandono e di gestione indecente dello scalo da parte del Partito Democratico che l’ha portato quasi sul baratro del fallimento – il j’accuse di Pastorelli – finalmente la nostra regione può contare su una struttura che funziona, che macina record su record di presenze e voli, che sta implementando nuove rotte e servizi e sta fornendo alla nostra regione un contributo fondamentale al turismo e allo sviluppo del tessuto economico. Evidentemente questi numeri fanno invidia alla sinistra locale e alla Proietti, rispettivamente burattinaio e burattino di un’operazione politica atta a danneggiare lo sviluppo dello scalo. La provincia di Perugia esce dalla compagine societaria, mentre la città di Assisi non paga la sua quota: situazioni che potrebbero frenare la definizione di nuovi voli e quindi impedire nuove opportunità di sviluppo non solo per la città di Assisi, non solo per la provincia di Perugia, ma per l’intera regione. Uno sgarbo ai cittadini, ai commercianti, ai turisti, alle realtà imprenditoriali dell’Umbria a cui la Proietti dovrà dare spiegazioni. Come gruppo Lega andremo a fondo di questa vicenda per evidenziare tutte le responsabilità. Sia in Consiglio comunale ad Assisi che in Assemblea Legislativa regionale, presenteremo degli atti volti a ristabilire la verità su una questione grottesca, dove la volontà politica di quella sinistra che in Umbria ha creato solo debiti e disastri, ancora una volta viene anteposta al bene della comunità umbra. Non permetteremo alla Proietti e ai partiti che la sostengono di portare a compimento i loro piani”.
Immediata la replica della presidente Stefania Proietti “La Provincia di Perugia rende noto che l’uscita dalla Sase (la società che gestisce l’aeroporto) è stata decisa il 1° giugno 2021 con una lettera inviata dalla precedente amministrazione con cui si spiegavano le ragioni della scelta (“la Provincia di Perugia non è nelle condizioni di assumere l’onere del ripiano della perdita della Società dell’esercizio 2020, né programmare un “sostegno finanziario” della S.A.S.E. Spa per gli anni 2021, 2022 e 2023, secondo il piano di rilancio prospettato da Regione e Sviluppumbria con la nota del 12.04.2021, discusso nella successiva riunione del 14.04.2021. L’Ente infatti è impegnato nella predisposizione in equilibrio finanziario del proprio bilancio 2021-2023 e, pur consapevoli della fondamentale importanza dell’Aeroporto regionale per lo sviluppo economico dell’intera Area vasta provinciale, non si è nelle condizioni di assicurare un apporto finanziario pluriennale”). In coerenza con tale comunicazione – continua la nota – la Provincia di Perugia – non ha partecipato alla ricapitalizzazione della società non esercitando il diritto di opzione entro il termine previsto del 31 ottobre 2021.
Successivamente il Consiglio provinciale, senza alcun voto contrario, con deliberazione n. 46 del 13/12/2021 ha approvato il piano ordinario di razionalizzazione delle partecipate possedute ai sensi dell’art. 20 del D.lgs. 175/2016 e smi in cui si è deciso il recesso dalla SASE per mancata adesione della ricapitalizzazione della società. Tutti gli atti sopra elencati sono stati adottati dalla precedente amministrazione provinciale e non dalla presidenza Proietti. Tanto si doveva per chiarezza e verità dei fatti”.
Foto in evidenza via Aeroporto Internazionale dell’Umbria / Facebook
(Articolo originariamente pubblicato alle 13 e aggiornato alle 14.30)
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