(Fla.Pag.) Il nuovo piano dell’arredo urbano è stato presentato giovedì pomeriggio ai commercianti, nel corso di quella che la giunta definisce “un’assemblea pubblica molto affollata e partecipata”: oltre cento persone, in presenza e in collegamento, hanno ascoltato con attenzione le proposte dell’amministrazione comunale relative agli elementi di arredo degli spazi pubblici e privati dei centri abitati.
E se per la giunta l’incontro è stato un successo con tanto di plauso per “l’immenso lavoro fatto” (del quale però non sono state fornite, nel comunicato inviato alla stampa, le specifiche, ndr), in realtà, stando a quanto risulta ad Assisi News, non sono mancate le perplessità per alcune delle richieste – ad esempio le vetrine nei negozi dovranno far vedere la pietra antica di Assisi e non dovranno quindi più avere degli ‘sfondi’ come ora che impediscano la visuale del muro; ma andranno in qualche caso cambiate anche le insegne di hotel e ristoranti – soprattutto considerato che le ultime prescrizioni risalgono a poco più di dieci anni fa e che questo nuovo piano dell’arredo urbano costringerà i commercianti a nuovi investimenti per adattarsi a delle prescrizioni che non si sa poi quanto dureranno. La giunta avrebbe promesso aiuti in tal senso, senza però quantificare quanto “in solido” sarà la cifra stanziata. (Continua dopo la foto)
Ad aprire i lavori il sindaco Stefania Proietti che ha spiegato le origini del piano: “È stata un’operazione durata tre anni, complessa e ambiziosa, che ha coinvolto tutti gli uffici del Comune e durante i vari passaggi abbiamo interessato i rappresentanti delle associazioni di categoria. Questo momento partecipativo è gradito, necessario e positivo perché quello che stiamo facendo è una vera e propria sfida che si inserisce in un orizzonte triennale, e mi riferisco al 2026, l’ottavo centenario della morte di San Francesco, e si estrinseca nell’obiettivo di rendere la nostra città ancora più bella e più accogliente”.
Il sindaco ha precisato che si tratta di un piano, non ancora approvato, bensì aperto ai suggerimenti, alle idee e ai consigli degli operatori commerciali e della cittadinanza perché l’arredo urbano è un tema che riguarda tutti, amministrazione, commercianti, albergatori e cittadini. Sarà pubblicato sul sito internet del Comune e anche on line, oltre ad altri momenti di confronto, sarà possibile proporre osservazioni. Dopo di che partirà l’iter di approvazione in Consiglio Comunale.
Prima di partire con la presentazione del piano, c’è stato anche il saluto del vice sindaco Valter Stoppini: “Come amministrazione abbiamo sentito tutta la responsabilità di elaborare questo piano ed è stato un lavoro lungo e approfondito. Ora vogliamo condividerlo con voi e accogliere le vostre proposte”. Ha quindi preso la parola l’ingegnere Matteo Castigliego entrando nel merito e premettendo che “il nuovo manuale dell’arredo urbano modifica e integra la regolamentazione precedente, quella approvata dal consiglio comunale nel 2011, ed è stato finanziato con risorse del ministero della Cultura e dell’Unesco”. (Continua dopo la foto)
“Rispetto al piano di dodici anni fa – ha spiegato il dirigente Castigliego – questo interessa ulteriori siti del territorio quali luoghi francescani e nuclei e aggregati rurali di rilevanza storico culturale. I centri abitati sono stati suddivisi in 5 componenti strutturali in base alla morfologia e destinazioni funzionali, di conseguenza le disposizioni inerenti i vari elementi di arredo sono definite e differenziate sulla base della componente individuata. Il manuale contiene delle schede tipologiche per ogni elemento e tutti gli aspetti, valutati dopo un approfondito censimento della situazione esistente, sono stati studiati in maniera più dettagliata. Lo scopo è di raggiungere una omogeneità dell’arredo urbano in chiave moderna e nel rispetto delle caratteristiche storico-architettoniche del territorio. Per quanto riguarda i suoli pubblici una attenta pianificazione consentirà di progettare gli spazi di occupazione temporanea in maniera più ordinata e nel rispetto dei patrimonio artistico di cui la nostra città è orgogliosamente ricca”.
Presenti anche le esperte architetti Falini e Pulcini, che hanno curato la predisposizione della ricognizione e del piano dell’arredo urbano finanziato e supportato dall’Unesco per il comune di Assisi, il comandante della polizia locale Antonio Gentili per le questioni specifiche inerenti la viabilità e il suolo pubblico; erano presenti anche la dirigente Patrizia Laloni per il lato tributi, e quindi il presidente del Consiglio Comunale Donatella Casciarri, il presidente della commissione edilizia Giuseppe Cardinali, il consigliere comunale Scilla Cavanna.
“Al termine della presentazione – conclude la nota del Comune – c’è stato un vivace dibattito nel corso del quale gli operatori economici del territorio hanno potuto esprimere i loro pareri, riconoscendo l’immenso lavoro dell’amministrazione e il coraggio di mettere mano a un nuovo piano dell’arredo urbano per far diventare Assisi una città ancora più ospitale, accogliente e bella in un orizzonte temporale triennale verso i grandi appuntamenti del Giubileo e dell’ottavo centenario francescano”.
Foto in evidenza di Sara Bertoni | via Unsplash
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