Il (vero) protagonista del film il Comandante Salvatore Todaro è stato anche raccontato in una poesia di Massimo Zubboli. Il lungometraggio di Edoardo De Angelis interpretato da Pierfrancesco Favino ha aperto l’80esima edizione; nel cast del film in concorso Massimiliano Rossi, Johan Heldenbergh e Silvia D’Amico.
‘Comandante’, che sarà proiettato nelle sale cinematografiche italiane da 01 Distribution, narra la storia di Salvatore Todaro, comandante del sommergibile Cappellini della Regia Marina. Nell’ottobre del 1940, mentre naviga nell’Atlantico, nel buio della notte si profila la sagoma di un mercantile che viaggia a luci spente, il Kabalo, che in seguito si scoprirà di nazionalità belga e che apre improvvisamente il fuoco contro il sommergibile e l’equipaggio italiano.
Scoppia una breve ma violenta battaglia nella quale Todaro affonda la nave nemica a colpi di cannone. Ed è a questo punto che il comandante prende una decisione destinata a fare la storia: salvare i ventisei naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto dalla legge del mare. Come si legge sul Corriere della Sera, il comandante belga, dopo la guerra, dirà che quando chiese a Todaro il perché di un gesto che lui non avrebbe fatto, la sua risposta fu: “Sono italiano. Lo facciamo da 2000 anni e continueremo a farlo”.
La figura di Salvatore Todaro, definito dal comandante dei sommergibilisti tedeschi Karl Dönitz il “Don Chisciotte dei mari”, è ricordato anche in una poesia scritta da Massimo Zubboli e disponibile nel suo libro ‘La Nave Bianca’. Nel 2005 lo scrittore assisano ha presentato il volume da lui prodotto alla Pro Civitate Christiana alla presenza di numerose autorità e, soprattutto, della figlia di Todaro Graziella Marina. Diciotto anni prima del ‘Comandante’, Massimo Zubboli ha dunque reso omaggio a questo grande eroe della Seconda Guerra Mondiale che ha combattuto il nemico senza mai dimenticare la sua natura di essere umano.
“Noi affondiamo il ferro nemico senza pietà, ma l’uomo lo salviamo”. Queste le parole pronunciate da Pierfrancesco Favino nel trailer online del film e “questi i valori che incarnava Salvatore Todaro”, tiene a ricordare Massimo Zubboli al telefono con Assisi News. L’amore per il mare e l’attenzione per le vicende marittime da sempre contraddistingue Massimo Zubboli che recentemente ha ricevuto la profonda stima anche dallo stato maggiore della Marina Militare il Capitano di Vascello Gianluca De Meis.
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