(Stefano Berti) Quando l’opposizione la fanno i cittadini. Il caso ad Assisi, dove ormai da molto tempo sono diversi i residenti che segnalano di continuo varie problematiche della città e del territorio. I social pullulano di segnalazioni, a dispetto della “poca” attività in consiglio comunale di chi certe cose dovrebbe vederle prima. È di ieri l’ultimo “basso” impatto dei consiglieri di opposizione nell’ultimo consiglio cittadino (non tutti, ndr), dove non sono passate inosservate le solite “pesanti” assenze al momento della discussione dell’ordine del giorno. E a guardare lo streaming del consiglio comunale, c’erano anche altre presenze ad assistere ‘fuori perimetro’ in cerca di un posto negli scranni, fra i primi dei non eletti alle scorse elezioni quasi a dire: “Se non avete tempo dimettetevi – all’opposizione – andiamo noi”.
Non un consiglio comunale a dire il vero esaltante, come ormai spesso accade, con la prima cittadina che come da prassi risponde anche alle interpellanze rivolte ad altri, assessori competenti “impegnati improvvisamente e urgentemente in altre faccende” del tipo “ci penso io a chiarire tutto” (vedi il caso transenne a piazza del Vescovado, ndr). Non una novità, con una sola donna al comando ormai da oltre sette anni e più.
E i cittadini tuonano, e già emergono anche “giovani rampanti” (a volte imprecisi, ndr) in cerca di una prossima elezione. Da Rivotorto balzano infatti alla luce problematiche inascoltate che a guardare sui social sono tantissime, in molti segnalano la sporcizia del territorio a Santa Maria degli Angeli, a Ponte San Vittorino, nelle frazioni e ad Assisi centro storico. A volte consigli – sui grandi progetti a cuore agli assisani – arrivano pure da chi la città non la vive ma la ama, con suggerimenti anche da “oltremanica”.
Tutte segnalazioni e richieste quasi inascoltate, perché – è evidente – spesso sono sempre le stesse, reali e sotto agli occhi di tutti, mai o quasi risolte. E allora sono i cittadini che vivono la città a sollevare costantemente quello che dovrebbe essere discusso fra gli scranni, perché in un’ amministrazione cittadina alla fine sono spesso le “piccole” ma importanti cose a contare di più. Un modo certamente più diretto, meno comune, ma – se preso in considerazione visti i tempi – certamente più efficace.
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