“L’importanza dei rapporti istituzionali nell’ambito del governo cittadino è elemento imprescindibile per la messa a terra di progetti fondamentali alla crescita e lo sviluppo del territorio: se da parte di una amministrazione o, più nello specifico, di un sindaco c’è totale riluttanza a confrontarsi in maniera costruttiva, allora vuol dire che invece di lavorare per gli interessi della città e dei suoi abitanti si preferisce rincorrere ambizioni personali di natura politica”. Lo segnala il capogruppo Lega Umbria, Stefano Pastorelli che spiega: “È quanto accade ad Assisi, dove il sindaco Stefania Proietti ha rigettato ogni tipo di sinergia con la Regione Umbria che era disposta a finanziare importanti progetti di riqualificazione urbana del centro storico cittadino ed altri inerenti la sicurezza idraulica per quasi 4 milioni di euro, decidendo di proseguire sulle proprie convinzioni. Il risultato? Il Comune di Assisi ha perso la causa al Tribunale Amministrativo e i progetti rischiano di naufragare. In questo caso la responsabilità ricade tutta sulle spalle della Proietti”.
La vicenda riguarda il ricorso presentato nel 2009 dall’allora sindaco di Assisi, Claudio Ricci, e dall’amministrazione comunale di Todi, avverso la DGR 1076 el 27-7-2009 con la quale la Regione Umbria, guidata dalla sinistra, approvava la graduatoria dei comuni ammessi a finanziamento PUC2 escludendo in modo selettivo proprio i comuni all’epoca guidati da amministrazioni di centro destra “Il Tribunale Amministrativo in primo e secondo grado – dice Pastorelli – decretò la Regione soccombente per mancanza di criteri oggettivi nel bando stesso. Nel 2014 il sindaco Ricci, attraverso una delibera di giunta comunale, optò per la rinuncia al contenzioso presso il Consiglio di Stato, proponendo di avviare una transazione con la Regione Umbria per il pagamento delle spese legali e per il finanziamento a fondo perduto al Comune di Assisi di 2,5 milioni di euro per il recupero del Teatro Metastasio e la messa in sicurezza del fiume Tescio”.
“Pochi mesi dopo essersi insediata la nuova amministrazione regionale di centrodestra – afferma il capogruppo leghista – si è tentato di chiudere in modo transattivo questo contenzioso tra amministrazioni prospettando al Comune di Assisi una nuova programmazione di opere sul territorio assisano per un totale di quasi 4 milioni di euro di investimenti relativi al recupero di importanti manufatti edilizi come Rocca Maggiore, la Palazzina Sant’Ildebrando, Palazzo Vallemani, il completamento delle mura del Castello San Gregorio e il consolidamento delle mura urbiche del Pir Rocca Sant’Angelo, oltre agli interventi per la riqualificazione degli alloggi ERP di Sant’Ildebrando e percorso verde torrente Tescio con connesse sistemazioni idrauliche. Un primo cittadino che ha a cuore la sua città – dice ancora il consigliere regionale – avrebbe iniziato a ragionare sulla possibilità di avviare una mediazione, ma non la Proietti che, nel frattempo eletta sindaco, ha deciso di continuare a percorrere la strada del contenzioso, chiedendo i danni economici alla Regione Umbria per il mancato finanziamento dei progetti Puc 2 del 2009 e rigettando qualsiasi tipo di collaborazione istituzionale”.
“Una strada che non ha portato da nessuna parte: è notizia recente che il Tribunale Amministrativo con sentenza n. 00639/2023 ha escluso qualsiasi tipo di danno economico, dando torto alla Proietti. Pessimo risultato questo per il Sindaco che, a causa della sua incapacità ad amministrare, ha fatto perdere ad Assisi gli investimenti per 4 milioni di euro prospettati dalla Regione Umbria nel 2020. Il Sindaco Proietti avrebbe dovuto collaborare con la Regione per il bene del territorio – conclude Pastorelli – mentre con il suo comportamento arrogante, tipica di chi utilizza la propria posizione istituzionale all’unico scopo di raggiungere obiettivi politici personali, ha cagionato solo danni alla città di Assisi”.
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