C’è anche il Museo della Memoria e la straordinaria pagina di accoglienza degli ebrei cui Assisi ha dato vita durante la Seconda guerra mondiale anche grazie a un campione del ciclismo come Gino Bartali nel secondo appuntamento con «Freedom – Oltre il confine», il programma di e con Roberto Giacobbo, che propone reportage inediti e di grande impatto visivo, realizzati in Italia, Grecia, Portogallo, Egitto e non solo. Lunedì 22 gennaio, in prima serata, su Italia 1, al centro della puntata ci sarà infatti l’Umbria: nei mesi scorsi Giacobbo è arrivato ad Assisi, per raccontare come Gino Bartali abbia rischiato per salvare la vita a decine di ebrei, durante la Seconda Guerra Mondiale, e documentare la storia e la bellezza delle Cascate delle Marmore.
“È sempre bello ed emozionante sentire la storia, l’umanità, la vita e l’impegno di Gino Bartali dalla viva voce della nipote Gioia che sarà protagonista della puntata – dichiara Marina Rosati, responsabile del Museo della Memoria, Assisi 1943-1944 -. Ogni volta è commovente ripercorrere quei momenti e rendersi conto di quanto sia stata importante la collaborazione dei vari personaggi della rete clandestina assisana. Con la messa in onda di Freedom dal Museo della Memoria ci prepariamo a vivere gli appuntamenti del Giorno della Memoria che vedranno ancora Assisi simbolo dell’impegno, del senso civico, dell’umanità e dell’altra faccia della Shoah, quella non indifferente, non collaborazionista, quella dei Giusti”.
Nella stessa puntata Giacobbo viaggerà anche in Grecia, ad Atene, per scoprire i segreti di uno dei monumenti più famosi del mondo, il Partenone; in Egitto, a Il Cairo, per entrare nel Tempio della Sfinge e capire il segreto della sua costruzione; in Friuli, a Trieste, per svelare l’amore tra Massimiliano d’Asburgo e Carlotta del Belgio, nato tre le mura del Castello di Miramare.
«Freedom» è un programma di e con Roberto Giacobbo; capo progetto, Irene Bellini; scritto con Antonio Costa, Massimo Fraticelli e Michele Rossi. Regia di Ico Fedeli. Per Mediaset: a cura di Elsie Arfaras, produzione esecutiva di Monica Paroletti.
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