Anche l’Umbria e Assisi piangono l’ex ministro Antonio Paolucci, che dopo il terremoto che ha colpito l’Umbria e le Marche nel 1997 era stato nominato commissario straordinario del governo per il restauro della Basilica di San Francesco ad Assisi. Ex ministro per i Beni culturali durante il governo Dini nel 1995-96, nel 2018 è stato nominato presidente della Commissione di indirizzo per il concorso di progettazione internazionale propedeutico alla ricostruzione della Basilica di San Benedetto da Norcia gravemente danneggiata dal sisma dell’Italia centrale del 2016.
Nato a Rimini il 29 settembre 1939, Antonio Paolucci Paolucci si era laureato in storia dell’arte nel 1964 con Roberto Longhi, iniziando così la sua carriera nell’amministrazione statale come funzionario del Ministero della Pubblica Istruzione (cui fino al 1975 spettavano le competenze in seguito devolute al Ministero della Cultura). Dal 1980 Paolucci ha rivestito il ruolo di soprintendente prima a Venezia, poi a Verona, a Mantova e infine a Firenze, per poi passare alla Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici (diventata poi Soprintendenza speciale per il Polo Museale Fiorentino) ed essere nominato anche Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana fino alla pensione per raggiunti limiti d’età, avvenuta nel 2006. Nel novembre 2007 è stato nominato da Papa Benedetto XVI direttore dei Musei Vaticani, rimanendo in carica fino al luglio 2016, quando Papa Francesco scelse il suo successore, Barbara Jatta, entrata in carica il 1º gennaio 2017, che nei precedenti sei mesi lo ha affiancato come vicedirettrice.
Nel 2012 Antonio Paolucci, allora direttore dei Musei Vaticani, era stato nominato cittadino onorario di Assisi; l’allora sindaco Claudio Ricci e il Consiglio Comunale lo avevano insignito perché “La Città di Assisi, con animo grato, per aver il Prof.Paolucci, nei difficili momenti del terremoto, rappresentato le Istituzioni con una straordinaria carica di umanità e di spirituale collegamento con il Santo Patrono d’Italia, conferisce la Cittadinanza Onoraria all’uomo, allo scienziato, al cittadino che, meritoriamente, ha dimostrato di avere profonde, ideali radici nella comunità assisana”.
“La morte di Antonio Paolucci – le parole del sindaco Stefania Proietti – lascia un vuoto immenso nel mondo della cultura, grandissimo esperto di storia dell’arte ha diretto i più prestigiosi musei d’Italia e quando è stato ad Assisi si è impegnato con amore per far tornare la basilica al suo antico splendore”.
Appresa la notizia della morte dell’ex ministro Antonio Paolucci, già commissario straordinario per la ricostruzione della Basilica di San Francesco in Assisi a seguito del terremoto del 1997, il Custode del Sacro Convento fra Marco Moroni, OFMConv, ha dichiarato: «Sono profondamente addolorato per la scomparsa del dott. Antonio Paolucci, uomo e professionista di grande spessore, soprattutto legato alla nostra comunità per il suo ruolo di Commissario straordinario per il restauro della Basilica di San Francesco in Assisi, realizzato in tempi record con le migliori tecnologie disponibili. I numerosi incarichi da lui svolti prima e dopo di questo servizio alla Basilica non hanno fatto che confermare le sue straordinarie competenze e capacità. Nella fede amo immaginare che proprio lui, che ha avuto un ruolo così centrale nella riapertura della Basilica che amo chiamare “la casa di Francesco” – e quindi la casa di tutti, perché Francesco è il fratello universale – viene accolto da san Francesco nelle dimore eterne, dove tutto il bene che abbiamo accolto, vissuto e compiuto trova compimento, rivestito della luce e dell’amore dello Spirito Santo di Dio. Esprimo inoltre, a nome della nostra comunità di frati, anche il cordoglio nei confronti dei familiari e assicuro la nostra preghiera presso le spoglie di questo illustre cittadino di Assisi, che nella sua semplicità e autenticità ci testimonia come il cielo sia già sulla terra, nelle relazioni di amicizia e fedeltà».
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