Alla fine della scorsa settimana i cortei degli studenti di Pisa e Firenze pro-Gaza sono stati caricati dalla polizia: 18 feriti, con annesso rimbrotto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E se il sindaco di Assisi invita gli studenti a manifestare pacificamente in città, il capogruppo della Lega parla di “gravi e insignificanti parole che giustificano comportamenti violenti”. A difendere la prima cittadina, il Pd e il Movimento 5 Stelle.
“È assurdo invocare la pace, chiedere ai nostri figli di essere costruttori di pace e speranza e poi assistere a vergognose repressioni con tanto di manganellate, come accaduto agli studenti di Pisa e Firenze. Un’iniziativa pacifica, con in prima linea ragazzi delle scuole superiori, che sono scesi in piazza per invocare la fine della guerra e si sono ritrovati davanti cariche e manganelli”: è quanto ha affermato la sindaca di Assisi, Stefania Proietti. “Come cittadina, come madre e come sindaco – ha sottolineato – sono preoccupata per quanto accaduto. Esprimo solidarietà agli studenti feriti a Pisa e a tutti i giovani che vogliono essere protagonisti di pace. Vengano ad Assisi a manifestare pacificamente, perché saranno liberi di farlo: qui i manganelli li chiuderemo fuori. Assisi è una città libera e aperta al dialogo, dove si può gridare il coraggio della pace”.
Immediata la presa di posizione di Stefano Pastorelli, capogruppo del Carroccio in Regione: “Sono gravi e insignificanti le parole espresse dal sindaco di Assisi e presidente delle Provincia di Perugia Stefania Proietti che giustifica comportamenti violenti di manifestanti che a Pisa volevano sfondare il cordone e raggiungere l’area vietata attaccando in maniera violenta e cruenta le forze dell’ordine senza un minimo di rispetto per chi ogni giorno cura l’ordine e la sicurezza delle nostre città e della nostra nazione. Ancora più gravemente il primo cittadino assisano invita i manifestanti – violenti – a venire ad Assisi a manifestare, pertanto – visto come hanno manifestato – ad esprimere gli stessi comportamenti, giustificando lei stessa quanto accaduto e il modo di manifestare assolutamente – invece – da condannare!”.
Secondo Pastorelli, “Il sindaco di Assisi e presidente della provincia di Perugia dovrebbe sapere che dietro ai comportamenti dei giovani sedati dalla polizia, stanno emergendo antefatti e video che raccontano un punto di vista diverso rispetto a quello che lei e tanta gente di sinistra come lei stanno raccontando in queste ore. Dalle immagini si si vedono chiaramente i manifestanti che cercano lo scontro con la polizia, in quel momento impegnata a fare il proprio dovere per impedire l’ingresso in uno spazio interdetto alla manifestazione. Tanti gli insulti: “Sbirro di m*da”, “infame”, “c*ione” sono solo alcuni degli epiteti che gli agenti si sono sentiti urlare contro mentre il corteo cercava di spingere per forzare il blocco di polizia. Quale sarebbe dovuta essere la reazione della polizia? Aprire un varco? Farsi spintonare finché non lo avrebbero aperto i manifestanti? La polizia ha fatto ciò che è nella sua facoltà: ha disperso i manifestati utilizzando i dispositivi in suo possesso. Il sindaco di Assisi e presidente della provincia di Perugia rispetti appieno l’operato delle forze dell’ordine si documenti prima di diffondere parole giustificando appieno comportamenti violenti. Davanti a queste scene, in primis le istituzioni e chi li rappresenta, hanno il dovere di indignarsi e colpevolizzare i mandanti che hanno strumentalizzato gli studenti contro gli agenti”.
A sera la controrisposta del Pd: “Nel leggere le parole del consigliere regionale della Lega Stefano Pastorelli, che polemizzano con il commento della sindaca di Assisi e presidente della Provincia di Perugia Stefania Proietti sui fatti di Pisa del 24 febbraio, viene da pensare se il consigliere viva nel nostro stesso pianeta oppure in un altro lontano dove le notizie arrivano solo parziali o distorte. La Sindaca ha condannato quanto accaduto sottolineando la natura pacifica della manifestazione di giovani ragazzi, anche minorenni, che hanno marciato a volto scoperto e totalmente disarmati. Il tutto in linea con la netta presa di posizione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha richiamato il Ministro Piantedosi sull’accaduto in quanto “l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”.
Il Pd ricorda che “Non più tardi di questa mattina, il Sindaco di Pisa, Michele Conti, militante nello stesso partito di Pastorelli e a guida di una maggioranza dove è presente anche Fratelli d’Italia, ha affermato quanto segue: ‘Non si può usare violenza per reprimere una manifestazione di ragazzi e ragazze delle superiori. Chiunque deve essere libero di manifestare il proprio pensiero (…) Dai filmati che ho visionato non sembrava una fiumana di pericolosi estremisti (…) Sono adolescenti e ci vuole tanta comprensione. E bisogna dare il buon esempio. Che non sono le manganellate. Non mi sembra ci fossero gravi problemi di ordine pubblico, si doveva agire diversamente’. Questo è un estratto della sua intervista al Corriere della Sera. Per quanto possa essere comprensibile che all’interno di un partito ci siano punti di vista differenti, rimane comunque realistico pensare che il sindaco della città dove si sono verificati i fatti sia maggiormente consapevole di quello che è accaduto, piuttosto che un consigliere di un’altra regione che cerca di appigliarsi a qualsiasi cosa per avere le prime pagine, in una campagna elettorale continua che vede il suo partito in una costante e inesorabile discesa. Le parole del consigliere sono incomprensibili e il silenzio sarebbe stato sicuramente cosa buona e giusta”.
“Come se non bastasse – ancor ail commento del Pd a proposito dei cortei degli studenti di Pisa e Firenze – lo stesso Vittorio Pisani, capo della Polizia italiana, l’istituzione difesa con le unghie e con i denti, sempre e comunque, da Pastorelli e Salvini, ha espresso la necessità di effettuare degli approfondimenti ‘Purtroppo ieri durante i servizi di ordine pubblico a Firenze e a Pisa i nostri operatori hanno posto in essere delle iniziative che dovranno essere analizzate singolarmente e verificate con severità e trasparenza. Quando le manifestazioni non sono preavvisate o non vengono condivise con la questura, possono verificarsi dei momenti di criticità però questi momenti di criticità non possono essere una giustificazione’. Insomma, è evidente come il tempismo non sia la miglior dote di Pastorelli e di come la scuola salviniana del “purché se ne parli” abbia ancora qualche iscritto (comunque un numero maggiore degli iscritti al Liceo del Made in Italy) ma crediamo sia prossima alla chiusura. Nelle ultime settimane sono accaduti dei fatti che dimostrano come il governo voglia in qualche modo mettere a tacere la voce del dissenso, una voce che cerchi di esprimersi su Rai Uno piuttosto che nelle piazze. Tutto ciò è inaccettabile e non saremo conniventi di un governo che non accetta di ascoltare e rispettare una controparte, questo non accadrà mai”.
A seguire anche la replica del M5S Assisi e Bastia Umbra sui cortei degli studenti di Pisa e Firenze: “Il M5s di Assisi e Bastia condannano fermamente l’interpretazione distorta e ingannevole del leghista Stefano Pastorelli rispetto alle dichiarazioni della Sindaca Stefania Proietti. Le accuse mosse dal leghista Stefano Pastorelli alla Sindaca di Assisi Stefania Proietti sono pretestuose e strumentali. Il tentativo di strumentalizzare un tragico evento come le manganellate agli studenti di Pisa e Firenze per tornaconto personale è indegno e immorale. Le manganellate contro gli studenti manifestanti a Pisa non possono essere giustificate in alcun modo e per nessuna ragione. La violenza non è mai la risposta, soprattutto quando si tratta di giovani che pacificamente esprimono il proprio dissenso. La speculazione politica del leghista e capogruppo in regione, Stefano Pastorelli, su questa vicenda è vergognosa. Il dolore e la sofferenza degli studenti non possono essere usati come merce di scambio per alimentare la propaganda politica”.
“La Sindaca di Assisi, città della Pace, Stefania Proietti ha umanamente condannato la violenza. Ha espresso solidarietà ai ragazzi feriti e ha chiesto chiarezza su quanto accaduto. Questo è il comportamento responsabile che ci si aspetta da un rappresentante delle istituzioni. Il leghista Pastorelli, invece di cercare di speculare su questa tragedia, dovrebbe chiedere scusa a tutti. Le sue parole offensive e divisive non fanno altro che alimentare la tensione e la rabbia. E’ importante ricordare che la libertà di manifestare è un diritto fondamentale. I questori e le forze dell’ordine hanno il dovere di tutelare questo diritto, non di reprimerlo con la violenza. Dobbiamo tutti impegnarci per evitare che tali episodi si ripetano. La violenza non è mai la soluzione. Il dialogo e la comprensione reciproca, valori che la Città di Assisi promuove, sono gli unici strumenti per costruire una società civile, pacifica, giusta, ed un futuro migliore per le nuove generazioni. Invitiamo tutti a riflettere su questa vicenda e a schierarsi contro la violenza e contro le giustificazioni espresse dal capogruppo leghista. Se Pastorelli ha una coscienza, chieda scusa a tutti: agli studenti feriti, alla Sindaca Stefania Proietti, alla Città di Assisi e alla democrazia. Se Pastorelli ha un minimo di dignità, si dimetta dal suo incarico di consigliere regionale, perché non è degno di rappresentare l’Umbria e i suoi cittadini. Se Pastorelli ha un briciolo di umanità, si unisca alla richiesta di pace e di solidarietà per il popolo palestinese, che soffre da decenni sotto l’occupazione e l’oppressione israeliana”.
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