Questa sera, 2 aprile 2024, in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo che cade proprio oggi, la facciata della chiesa superiore della Basilica di San Francesco in Assisi si illuminerà di blu, aderendo anche quest’anno alla campagna mondiale di sensibilizzazione “Light It Up Blue 2024”. Anche l’amministrazione comunale illuminerà di blu la Torre del Popolo in piazza del Comune. L’iniziativa è promossa da ANGSA Umbria, Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici Umbria Onlus, che ha per oggetto la promozione e l’educazione della cittadinanza alla consapevolezza e alla conoscenza dell’autismo.
«Siamo molto felici, come frati francescani, di partecipare a Light It Up Blue 2024 – ha commentato fra Giulio Cesareo, OFMConv, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento di san Francesco in Assisi -. Crescere come collettività intorno al valore e alla valorizzazione delle persone – che sono sempre un valore e una ricchezza – è un cammino decisivo che è fatto sempre e solo di piccoli passi, come questo. Nel nome e con la forza che viene da san Francesco sogniamo – e allo stesso tempo cerchiamo di offrire il nostro piccolo contributo – per una società che sia davvero casa per tutti».
Anche l’amministrazione comunale di Assisi ha deciso, stasera, di illuminare di blu la Torre del Popolo in piazza del Comune. Un gesto simbolico, visivo, per promuovere l’inclusione e la comprensione di una malattia diffusa, contrastando l’isolamento di cui ancora oggi sono vittime le persone autistiche e le loro famiglie.“La diffusione dei disturbi dello spettro autistico tra bambini e adulti – afferma l’assessore alle politiche per l’accessibilità Paolo Mirti – sottolinea la necessità per le istituzioni di adeguate politiche sanitarie,educative e sociali finalizzate a incrementare e qualificare i servizi. Il Comune di Assisi, nell’ambito delle proprie competenze, vuole svolgere fino in fondo il proprio ruolo per migliorare le condizioni di vita delle persone con disturbi dello spettro autistico e dei loro familiari”.Tra le azioni concrete messe in campo aventi a oggetto l’attenzione verso le fasce più deboli, l’amministrazione comunale ha realizzato il piano “Assisi per tutti” istituito in via sperimentale nei giorni di alto afflusso turistico, un servizio navetta gratuita, adeguatamente attrezzata e con personale sanitario a bordo, per trasportare dal parcheggio Giovanni Paolo II le persone con disabilità motorie fino all’ingresso della Basilica di San Francesco. Nel week end pasquale la “novità” è stata molto apprezzata dai turisti che hanno espresso gratitudine e riconoscenza per il servizio dedicato a una maggiore fruibilità della città.Di recente inoltre, grazie al sostegno economico dell’amministrazione, il Centro diurno dell’Asl, che accoglie anche persone affette da autismo, è stato trasferito da Castelnuovo a Santa Maria degli Angeli, in nuovi locali del patrimonio comunale, dove sono stati ristrutturati e allestiti spazi più moderni e funzionali, con un ampio parcheggio, e a breve saranno messe a disposizione degli utenti anche ampie aree verdi per le attività all’aperto.
Oltre a Light It Up Blue 2024, il Serafico lancia l’allarme sull’aumento di casi. Nei Paesi Occidentali, Stati Uniti in testa, le diagnosi infantili sono in aumento costante da decenni, ma sulle cause si continua a dibattere da tempo. Anche l’Italia, perfettamente in linea con i dati che arrivano da oltreoceano, negli ultimi anni ha visto un’impennata di casi: a lanciare l’allarme è l’Istituto Serafico di Assisi – che dal 1871 si pone come un Centro di eccellenza nell’ambito della riabilitazione, della ricerca e dell’innovazione medico-scientifica per bambini e giovani adulti con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali – che basandosi sulle diagnosi effettuate nel corso degli ultimi cinque anni (2018-2023) registra un aumento dell’11%. Secondo i dati dell’Istituto, infatti, dall’esame delle valutazioni clinico-funzionali svolte nell’ultimo quinquennio, il 36% dei bambini e ragazzi che ha avuto accesso alla valutazione è risultato affetto da disturbi dello spettro autistico. L’aumento del numero di casi, dunque, è fin troppo significativo: “Ad oggi parlare di una vera e propria emergenza in merito ai disturbi dello spettro autistico è d’obbligo” spiega Gianni Lanfaloni, psicologo clinico e Responsabile Unità DSA dell’Istituto Serafico, secondo cui le cause di questo aumento affondano le radici, come evidenziato da recenti studi statunitensi, nel complesso sistema della genetica e dell’epigenetica. E quindi entrano in campo la familiarità, l’essere portatori di determinate malattie, i fattori ambientali, le diagnosi tardive. “La diagnosi precoce infatti – continua Lanfaloni – permette alla famiglia di iniziare fin da subito un percorso riabilitativo che permette di recuperare moltissimo”.
Con l’intenzione di aumentare la consapevolezza sui disturbi dello spettro autistico e di invocare maggiore concretezza nell’affrontare i tanti problemi con cui si scontrano quotidianamente le persone con disturbi del neurosviluppo, la Presidente dell’Istituto Serafico, Francesca Di Maolo, ha sottolineato la necessità di farlo “anche per le famiglie di queste persone, che hanno bisogno di essere guidate e seguite non solo fornendo loro servizi adeguati, ma anche attraverso percorsi che le supportino in tutte le fasi del percorso riabilitativo. Il nostro Ssn a volte si rivela insufficiente anche quando si ha la fortuna di avere una diagnosi precoce, perché la presa in carico, poi, è sempre molto complessa. Negli ultimi anni sono esplose le diagnosi di autismo e hanno portato al collasso i Centri di Neuropsichiatria di tutta Italia, facendo sentire il peso della carenza di personale specializzato””. Un peso, ribadisce la Di Maolo “che portano sulle spalle soprattutto le famiglie”.
Il Serafico, che nell’ultimo anno ha aumentato le valutazioni clinico funzionali, invoca in primis la necessità di lavorare sull’aspetto multidisciplinare nell’ambito della presa in carico: “ E’ necessario – ha spiegato ancora la Presidente – assicurare una varietà di offerte sul piano dei servizi, affinché i percorsi riabilitativi non siano più frammentari come adesso”. Il nuovo Centro di Riabilitazione dell’Istituto, che verrà inaugurato il prossimo 6 maggio, infatti è pensato proprio per essere accessibile a tutti, anche alle persone con disturbi dello spettro autistico. Grazie agli ambulatori verrà messa a disposizione del territorio un’équipe multidisciplinare capace di lavorare ‘in squadra’ e di seguire un progetto riabilitativo individuale per ogni paziente “senza mai dimenticare – sottolinea ancora la Di Maolo – che le persone più fragili possono e devono trovare percorsi ad hoc per esprimere i propri talenti in qualsiasi ambito della vita”.
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