La Colussi vola dalla Thailandia al Messico per aprire nuovi stabilimenti, ma – a Petrignano di Assisi – i sindacati sono in agitazione per la decisione di di spostare le bifette nello stabilimento di Fossano con una conseguente diminuzione dei volumi e il probabile esubero di 60-80 addetti dal sito assisano.
Come spiega la Flai-Cgil al Corriere dell’Umbria, è stato chiesto un tavolo alla regione perché a dicembre prossimo termina il contratto di solidarietà in essere in fabbrica e “se la situazione persiste e la produzione diminuisce è matematico che molti di quei contratti si trasformeranno in esuberi. La Colussi aveva dimostrato grande attenzio ne a una parte dei propri prodotti come i biscotti e alla qualità di ciò che esce dalla fabbrica con l’uso di farine tradizionali, l’eliminazione dell’olio di palma e il miglioramento del packing. Per contro le produzioni di fette biscottate e crackers per altri marchi stanno subendo il forte peso della concorrenza intemazionale e dei costi di produzione”.
Per il presidente della Colussi, “Su Fossano abbiamo investito 15 milioni di euro così come anche l’aver riportato tutto a Petrignano è senz’altro un segnale positivo nonostante l’Italia sia un paese che non cresce e non da grandi garanzie agli imprenditori. Nel contempo – dice al Corriere dell’Umbria – abbiamo aperto una fabbrica di biscotti in Messico che sta funzionando bene mentre alla fine dell’anno prossimo apriremo uno stabilimento di cornetti in Thalandia”.
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