Marco Tarquinio è diventato europarlamentare del Partito Democratico dopo le elezioni Europee dell’8-9 giugno 2024, ma può essere ancora presidente dell’Ente Calendimaggio? La risposta alla domanda è “nì”, perché sebbene l’associazione sia apolitica per Statuto e il presidente debba mantenerla tale, nella “carta” non è espressamente scritto che il presidente non possa avere cariche politiche o candidarsi. Premesso questo, finora, più per prassi che per altro, chiunque si fosse candidato si è anche dimesso, non ultimo Giorgio Bonamente, papabile consigliere una civica a sostegno dell’attuale prima cittadina nel 2021 e dimissionario pochi giorni dopo l’annuncio della candidatura. (Continua dopo la foto, uno screenshot con l’articolo 1 del regolamento del Calendimaggio)
E anche per questo il capogruppo regionale Stefano Pastorelli (Forza Italia), in sintonia con i consiglieri comunali Francesco Mignani e Jacopo Pastorelli (Gruppo Misto), ritiene che le dimissioni siano “un atto dovuto”; i due consiglieri comunali hanno anche presentato una interrogazione da discutere nella prossima massima assise. Come si legge in una loro nota, “Tarquinio, oltre a essere presidente e magistrato dell’Ente Calendimaggio, è stato recentemente eletto europarlamentare nelle fila del Partito Democratico (Pd). Secondo lo statuto dell’associazione, il magistrato deve mantenere l’apoliticità dell’Ente La candidatura alle elezioni politiche europee del Dott. Marco Tarquinio ha sollevato dubbi sulla sua permanenza in carica durante la festa di Calendimaggio”.
Per questo – si legge ancora nella nota a firma dei tre esponenti politici – “I consiglieri chiedono chiarimenti e sollecitano una modifica dello statuto per garantire che il ruolo di magistrato/presidente sia esclusivamente al servizio della Festa, senza coinvolgimenti politici o partitici. L’amministrazione comunale di Assisi è chiamata a valutare attentamente la situazione e a garantire la trasparenza e l’integrità dell’Ente Calendimaggio. La Festa, così amata e partecipata – conclude la nota – merita un magistrato che agisca nell’interesse della tradizione e dell’unità della comunità assisana”.
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