In una Sala della Conciliazione gremita di persone è stata presentata la Giornata del Sociale, un’iniziativa voluta dall’amministrazione comunale per presentare il bilancio dell’attività delle politiche sociali nel corso del 2023. Il sindaco Stefania Proietti, nel salutare la platea, ha voluto ringraziare l’Ufficio Servizi Sociali “per l’impegno e la professionalità profusi ogni giorno per assistere le persone che hanno bisogno, le persone fragili, per mettere al centro l’umanità. E’ un settore di cui come amministrazione comunale siamo orgogliosissimi”.
Tanti i numeri resi noti nel corso della Giornata del Sociale, una grande mole di attività amministrativa tra cui 25 atti deliberativi, 137 determine dirigenziali, 325 atti di liquidazione, 25 atti di rendicontazione, 14 procedimenti di affidamento di servizi, e anche servizi funebri per persone indigenti. Un immane resoconto, corredato da innumerevoli slides, a testimonianza dell’impegno dell’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Assisi che, oltre al lavoro per il proprio territorio, ha svolto anche l’attività di capofila della zona sociale n. 3 di cui fanno parte Bastia Umbra, Bettona, Cannara e Valfabbrica. Consistenti anche le risorse impiegate nell’anno passato per tutti i servizi espletati alle popolazioni della Zona sociale n.3: esattamente 3 milioni e 433 mila euro.
Le aree di competenza delle politiche sociali sono 5 e sono quelle dedicate ai minori e alle famiglie, agli anziani, alle disabilità, alle povertà e ai servizi di comunità. Partendo dall’area minori e famiglie, il Comune si è occupato della promozione, prevenzione, protezione sociale e tutela giuridica dei minorenni e del sostegno alle responsabilità genitoriali. Qualche numero è evidente per questo delicato settore: 380 visite domiciliari, 476 relazioni riservate, 785 colloqui con familiari, 580 colloqui con la scuola, 197 colloqui con medici, 596 incontri con educatori di cooperative, 532 incontri con servizi specialistici, 289 istruttorie per organi giudiziari riferite e nuclei familiari con presenza di minori. I minori vengono assistiti anche in età scolastica (elementari e medie) per favorire la socializzazione e prevenire situazioni di devianza, poi si segue con servizi ad hoc la comunità educativa madre-bambino e l’istituto dell’affido, non mancano quindi l’assistenza domiciliare e i centri estivi, come dal 2018 la baby card Bimbi Domani che al 30 aprile scorso è stata assegnata a 1043 famiglie per oltre 520 mila euro che hanno accolto la nascita di un neonato.
Per gli anziani, è stato ricordato nel corso della Giornata del sociale, i servizi offerti si sono preoccupati del benessere degli ultra 65enni e delle loro famiglie tramite un sistema integrato di interventi in grado di garantire la qualità della vita, prevedendo e riducendo le condizioni di non autosufficenza, di bisogno e di disagio individuale e familiare. Nel merito questi alcuni servizi: assistenza domiciliare, integrazione retta sociale, centri estivi.
I servizi e le attività del Comune di Assisi dedicate alle persone con disabilità si basano sul concetto di consapevolezza della persona con disabilità per il potenziamento delle capacità di autodeterminazione delle scelte, accanto a una rete dei servizi ancorata ad un modello di presa in carico globale che si estrinseca in un sistema integrato di misure, sostegni, servizi, prestazioni, trasferimenti in grado di supportare il progetto di vita della persona disabile e la sua inclusione. Questo modello è spalmato sulla comunità di riferimento zonale nell’ambito del “progetto Agenda 21”, per realizzare un Programma di politiche omogeneo su tutto il territorio zonale e rispondente ai bisogni, necessità ma anche desideri e aspirazioni delle persone in condizione di disabilità. Tra le misure l’assistenza domiciliari ai disabili, l’assistenza scolastica ad personam, il trasporto scolastico, avviso pubblico vita indipendente, home care premium, avviso Dopo di Noi, il servizio Assisi per tutti.
L’area povertà e disagio ha previsto servizi rivolti a soddisfare i bisogni degli adulti in situazione di vulnerabilità sociale per assenza di risorse personali e reti familiari, con problematiche socio economiche e relazionali. Fattori come povertà (economica, relazionale, culturale, informativa e progettuale), violenza (su gli altri, sul proprio nucleo e su se stessi), solitudine (difficoltà a creare e tenere legami sia forti che deboli, malattie terminali e/o invalidanti, depressione, dipendenza) sono le costanti, tra loro intrecciate in un processo circolare di causa ed effetto, per predisporre esperienze progettuali innovative atte a favorire la prevenzione e la risoluzione delle situazioni di disagio sociale a carico dei singoli e delle famiglie. In quest’area nutrita è l’attività degli uffici, dal contributo economico per donne in difficoltà o per famiglie numerose, emporio 7 Ceste, caregiver familiare, reddito di cittadinanza, servizio di accompagnamento al lavoro.
I servizi di comunità hanno avuto l’impegno della presa in carico non del singolo ma dell’intera zona sociale mettendo sempre al centro la persona umana che la nostra Costituzione ha voluto al centro dell’intero sistema istituzionale con i suoi diritti e i suoi doveri. In quest’ottica sono attivi lo sportello immigrati, il centro anti-violenza, il servizio digipass. In conclusione della Giornata del Sociale, l’assessore alle politiche sociali Massimo Paggi, nell’unirsi ai ringraziamenti del sindaco, ha sottolineato che “il grado di civiltà di un paese si misura dalla qualità dei servizi sociali che si garantiscono alle persone fragili”.
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