A metà luglio aveva sparato alcuni colpi in aria nella zona del Palasport a Santa Maria degli Angeli, ed era stato rintracciato – e successivamente denunciato – anche grazie alle chiamate di alcuni cittadini. E per questo – con altri sei minorenni – ha deciso di punire un giovane di 14 anni reo di aver fatto la spia e che, pochi giorni dopo, notato durante una festa rionale a Palazzo di Assisi, era stato prima minacciato e poi picchiato con delle spranghe. A finire nei guai un diciottenne e sei minorenni, denunciati – al tribunale di Perugia nel caso del maggiorenne e al tribunale dei minorenni nel caso dei sei altri giovanissimi – per minacce e lesioni aggravate in concorso.
Le indagini sono state condotte dai carabinieri della Stazione di Bastia Umbra che hanno identificato i presunti autori di una aggressione consumata ai danni di un 14enne, occorsa la settimana scorsa in località Palazzo di Assisi dove era in corso una festa rionale. I genitori del minore hanno denunciato i fatti ai militari della locale Stazione, raccontando che il figlio era stato prima minacciato da un nutrito gruppo di coetanei e il giorno seguente, era stato picchiato da tre di loro armati di spranghe e incappucciati con passamontagna.
I bulli avevano organizzato la spedizione per punire il giovane di 14 anni, ritenuto da loro responsabile di aver denunciato ai Carabinieri gli autori dell’esplosione di alcuni colpi di pistola esplosi con una scacciacani alcuni giorni prima a Santa Maria degli Angeli. Il tempestivo intervento di alcune persone presenti al momento dell’aggressione, tra i quali un Carabiniere libero dal servizio, ha messo in fuga i giovanissimi evitando conseguenze ancor più gravi. La vittima ha infatti riportato contusioni ed escoriazioni multiple e una prognosi di 10 giorni. I Carabinieri di Bastia Umbra si sono messi subito sulle tracce degli autori identificandoli e denunciando alle rispettive Autorità Giudiziarie un 18enne e sei minorenni, questi ultimi tutti coetanei della vittima. I deferiti dovranno rispondere di quanto commesso di fronte ai rispettivi Tribunali per i reati di minacce e lesioni aggravate in concorso.
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