Incendio a Viole d’Assisi, danni in corso da quantificazione ma visto che l’episodio è avvenuto a poche decine di metri dalle case alcuni cittadini chiedono più interventi e controlli per capire se l’ordinanza antincendi che prevede anche una maggiore cura dei terreni sia davvero rispettata ed evitare altri episodi spiacevoli.
L’incendio a Viole è scoppiato alla vigilia di Ferragosto 2024, in via Fonte l’Abate – Viole alta. Le fiamme hanno interessato un campo di proprietà privata e si sono sono poi propagate ai campi adiacenti arrivando a lambire la medievale fonte che da il nome al luogo. Non è chiaro per quale motivo siano divampate le fiamme, ma in un breve scritto inviato alla redazione di Assisi News – che ovviamente rimane a disposizione per eventuali repliche – i cittadini chiedono di verificare se l’ordinanza comunale sia rispettata. “Solo per caso le fiamme non hanno coinvolto le nostre abitazioni che sono a meno di 50 metri”, le loro parole.
Emessa a luglio, l’ordinanza ordina tra l’altro a tutti i privati, i soggetti aventi titolo (proprietari, affittuari, possessori o detentori) e gli enti proprietari delle strade ricadenti sul territorio comunale, “di provvedere alla rimozione della vegetazione secca facilmente infiammabile lungo le pertinenze stradali e tutto il perimetro degli edifici e al confine di strade di ogni ordine e di adottare tutte le misure di precauzione al fine di impedire l’innesco e la propagazione di eventuali incendi boschivi. Stesso obbligo spetta ai coltivatori dei campi, a conclusione delle operazioni di mietitrebbiatura o sfalcio, realizzando una fascia protettiva per una larghezza continua e costante di almeno 10 metri e, comunque, tale da assicurare che il fuoco non si propaghi alle aree circostanti e/o confinanti.
Non deve essere lasciato materiale secco nell’ambito di cinque metri dal terreno, lungo il perimetro di confine, che si trova nelle aree urbane periferiche di realizzare. Non si possono bruciare le stoppie e le paglie su tutto il territorio comunale e in caso di vegetazione spontanea in terreni incolti i proprietari hanno l’obbligo di realizzare fasce protettive non inferiore a 10 metri lungo tutto il perimetro del proprio fondo, in modo da evitare che un eventuale incendio, attraversando il fondo, possa propagarsi alle aree circostanti e/o confinanti. I proprietari di terreni e fondi agricoli, siano incolti o non, hanno il dovere di provvedere a proprie cure e spese al mantenimento di tutte le aree di proprietà pulite e in perfetto ordine, libere da sterpaglie, cespugli, rovi etc. attraverso tagli periodici della vegetazione sempre al fine di evitare rischi di propagazione incendi”.
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