(Flavia Pagliochini) Ancora un conducente di Busitalia aggredito. Stavolta succede ad Assisi, domenica 1 settembre pomeriggio, per una banale questione di traffico. Da tempo gli autisti di Busitalia, ma anche i cittadini e i turisti, segnalano che spesso il traffico è un problema, perché ai pochi vigili urbani e all’assenza di telecamere e di varchi si somma la maleducazione di chi parcheggia le macchine, e non solo “per due minuti” dove capita e spesso in mezzo alla strada o in pieno divieto di sosta esasperano gli animi di diversi conducenti.
Come avvenuto domenica, quando il conducente di Busitalia aggredito è stato prima colpito da un motociclista con il casco e poi – rimanendo sempre all’interno del mezzo – anche strattonato. A denunciare i fatti è Piero Iannini, a nome della Uil Trasporti, in qualità di responsabile e coordinatore degli addetti alla sicurezza sul lavoro. Secondo una prima ricostruzione, l’autista si era fermato nella zona di via San Giacomo, a poche decine di metri da piazza del Comune, per colpa di due auto parcheggiate a destra e a sinistra in divieto di sosta.
La strada è stretta e l’autista stava provando a fare manovra (“e questo – dice Iannini, che lavora ad Assisi e più volte si è trovato alle prese con i problemi della sosta selvaggia – nonostante dovremmo in realtà interrompere il servizio e chiamare i vigili: ma spesso riusciamo comunque a non interrompere le corse”) quando un motociclista ha provato a sorpassare il bus. L’autista ha fatto presente le difficoltà (qualcosa del tipo: “Sono fermo perché ci sono due auto in sosta, altrimenti mi sarei mosso”), ricevendo prima una rispostaccia e poi un colpo in faccia con il casco. La corsa è poi ripartita – quando le due persone che avevano parcheggiato in divieto di sosta hanno tolto le loro macchine – e l’autista è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso.
“Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza e il fatto è reso ancor più grave dall’inciviltà e dal ‘lasciar fare’ sulla viabilità, dove la maleducazione la fa da padrone. Da anni denunciamo che il traffico è al limite, ad Assisi come a Perugia e in molte città dell’Umbria. Ma nessuno prende provvedimenti. E infatti non è colpa delle forze dell’ordine, ma di chi non permette ai vigili urbani di svolgere il loro lavoro adeguatamente e non prevede sanzioni adeguate per chi sgarra. A farne le spese – dice Iannini – siamo noi come loro”.
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