“L’Umbria è una grandissima regione e può essere un volano di sviluppo, un esempio per l’Italia. Siamo in cammino perché il nostro obiettivo è raggiungere una per una le comunità umbre, ascoltando problemi ma anche opportunità delle persone. Il nostro appello va ai giovani che passo dopo passo possono costruire il loro e il nostro futuro: con loro vogliamo costruire una nuova Umbria”. Lo ha detto Stefania Proietti durante la presentazione di oggi al Lyrick con cui ha lanciato la sua campagna elettorale per la conquista di Palazzo Donini alle regionali 2024 dell’Umbria per cui si voterà il 17-18 novembre. Più di 1.500 persone nella cornice del teatro umbro per lanciare il tour che la porterà nei 92 comuni umbri per ascoltare la voce degli umbri che dovranno essere protagonisti nella scrittura del programma. (Continua dopo il video)
Dal palco del Lyrick allestito come una piazza, simbolo di comunità e dello stare insieme, cinque le testimonianze: quattro cittadini, la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi e poi lei, Stefania Proietti. “Dall’Umbria che rappresenta poco più dell’1% della popolazione – le parole della candidata – sono scaturiti tanti personaggi e valori universali. Ispirandoci al passato ma senza guardare al passato dobbiamo pensare all’ Umbria del futuro insieme, grazie all’energia di tante persone e giovani, che è bello vedere in luogo dove si parla di politica”.
Come detto prima di Stefania Proietti ci sono state una serie di testimonianze che hanno evidenziato priorità del progetto della candidata: Lavinia Ansidei, giovane archeologa che ha raccontato le difficoltà dei giovani nel trovare un’occupazione; Alfredo Notargiacomo, medico che si è concentrato sulla mancanza di visione e programmazione nella sanità pubblica; Paolo Tamiazzo, membro del Forum della Tavola della Pace; Miriam Bussairi che si è impegnata nella Cooperazione internazionale e nella Croce Rossa. E poi Vittoria Ferdinandi, la sindaca di Perugia, che ha parlato della necessità “di ricucire i nostri campanili in una unica comunità degli umbri, comunità umile e fiera”.(Continua dopo il video – link diretto)
“Ci mettiamo a capo di un cammino collettivo importante – le parole della prima cittadina di Perugia – che costruiremo nei prossimi mesi… Stefania, vorrei dirti che c’e una vertigine che finisce solo quando si ha la percezione di non essere soli. Ci guarderai oggi e dovrai guardarci ogni volta che avrai paura e dovrai pensare che non sei sola: c’è una rete cui appellarti e potrai avere la certezza che è solida perché non si fonda su interessi individuali ma sul fuoco inarrestabile delle ragioni collettive. Costruiremo l’Umbria che verrà che ci meritiamo e dovremo farlo recuperando quello spirito costituente che ha permesso di costruire la nostra regione. Dobbiamo pensare alla politica che cura, come insegna il Cantico delle Creature da te citato nella tua prima conferenza stampa; perché non si può diventare poveri lavorando o per curarsi: bisogna difendere il pubblico che tutela tutti e Perugia e Assisi devono recuperare le loro radici di pacifismo, perché se anche oggi la guerra viene normalizzata, la guerra non è la soluzione”, le parole della sindaca di Perugia. (Continua dopo il video – link diretto)
Nel suo discorso Stefania Proietti ha ricordato che la campagna “Sarà impegnativa e bellissima, perché abbiamo poco tempo ma vogliamo raggiungere tutti e tutte gli umbri e le umbre. Lo faremo insieme: la nostra energia sono le persone, scriveremo insieme il programma nei tavoli di partecipazione. Il modello Assisi per l’Umbria? Certo – la risposta- ma ci sono anche tante realtà”. Quanto al Modello Assisi, “In otto anni abbiamo cercato di amministrare al meglio una città straordinaria, a due dimensioni. Un paese di 28.000 abitanti e un una città dall’anima internazionale, capitale si valori. Vogliamo far diventare l’Umbria un modello in cui cittadini e politica si ritrovano insieme in una cornice di valori, sulla scia dei grandi umbri che ci hanno preceduto, come San Francesco e Aldo Capitini”. (Continua dopo il video – link diretto)
“Siamo l’1,5 per cento della popolazione italiana – ha detto Proietti – ma con una densità di eccellenze grazie alle quali possiamo essere un esempio. Per farlo, però, abbiamo bisogno dell’energia di tutti e soprattutto dei giovani, che devono tornare ad occuparsi di politica”. Da Proietti il ringraziamento alla “chiamata corale” accettata e alla necessità di “combattere contro la sperequazione e le disuguaglianze, rimettendo al centro la persona in tutti i suoi aspetti, dalla necessità dei giovani a non doversene andare, all’ambiente, scuola pubblica, la tutela del paesaggio e i diritti, in primis quello alla salute e alla cura. “Non ci lasciamo ingannare da chi dice che i problemi sono senza soluzioni, nessuno può fermare un popolo come gli umbri in movimento”. Ai suoi compagni di viaggio, Stefania Proietti chiede tre cose “Ciascuno di voi deve impegnarsi a riportare le persone al loro diritto di voto. E facciamolo nel segno della speranza: non lasciamoci ingannare da chi dice che i problemi sono tanti e saranno sempre senza soluzione. Siamo tanti e possiamo trovare soluzioni, chi può fermarci? Infine: siate e andiamo avanti senza paura: abbiamo la necessità e l’opportunità di fare tutto questo se ci mettiamo tutto il coraggio di cui siamo capaci, perché – ha concluso la sindaca – di avere coraggio non ci si pente mai”.
FOTO © Mauro Berti
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