Il vicesindaco di Assisi, Valter Stoppini, ha incontrato i referenti del “Comitato di via Protomartiri Francescani” di Santa Maria degli Angeli, che rappresenta i cittadini residenti nei pressi dello stabilimento delle Fonderie Assisi Spa (ex Fonderie Tacconi), per fare il punto della situazione dopo l’incendio che lo ha colpito lo scorso dicembre, comportando prima la sospensione e poi la recente ripresa graduale dell’attività industriale. Al confronto – tenutosi nei giorni scorsi in Comune, presente anche il consigliere comunale Francesca Corazzi – sono intervenuti esponenti degli uffici tecnici del Comune di Assisi, che hanno illustrato le misure adottate verso la società e i rilievi ambientali che saranno effettuati in collaborazione con le autorità competenti in materia.
“Per l’Amministrazione comunale – ha sottolineato Stoppini – è fondamentale garantire le giuste condizioni di salute e vivibilità per i cittadini che vivono nella zona interessata e per i lavoratori dell’azienda. Rispetto alla richiesta di delocalizzazione dello stabilimento, ci sarà un confronto con la Regione Umbria per valutare, insieme all’impresa, tutti gli scenari possibili da perseguire, compresa la necessità di mettere in atto misure di mitigazione per ridurre l’impatto emissivo dell’industria. L’auspicio è quindi quello di un dialogo costruttivo tra tutte le parti coinvolte, per fare presto passi in avanti concreti rispetto a un tema prioritario per il nostro territorio”.
Intanto sul sito del Comune spunta una ordinanza che alla luce di un monitoraggio condotto da Arpa Umbria dal 30 novembre al 07 dicembre 2023 ha riscontrato una situazione di inquinamento acustico. E per questo il Comune ordina che entro 30 giorni l’azienda, per l’attività a ciclo continuo e non continuo, deve essere trasmesso al Settore Lavori e Opere Pubbliche e ad A.R.P.A. Umbria, un progetto di risanamento acustico redatto da tecnico competente in acustica, ai sensi dell’art. 2 della Legge 447/95, che riporti la valutazione, mediante opportuno modello di simulazione, dei livelli di rumorosità attesi presso il ricettore prossimo all’attività ovvero la verifica dell’efficacia degli interventi progettualmente proposti al fine di conseguire il rispetto dei limiti di rumore di cui al D.P.C.M. 14.11.1997 e del Piano di Classificazione Acustica Comunale.
Per le attività a ciclo continuo, entro 30 giorni dalla scadenza del termine disposto per adempiere alla trasmissione del progetto di risanamento, viene disposta l’ultimazione degli interventi e o delle misure necessarie per garantire il rispetto dei limiti di immissione, precisando che, laddove, per motivazioni di carattere edilizio-urbanistico, la realizzazione dell’intervento progettuale proposto non sia attuabile, la Ditta dovrà individuare interventi e o misure alternative senza ulteriormente lamentare la necessità di termini aggiuntivi e in particolare senza gravare ulteriormente il disagio dei cittadini; invece, per le attività a ciclo non continuo, entro 90 giorni dalla scadenza del termine disposto per adempiere alla trasmissione del progetto di risanamento, l’azienda deve ultimare gli interventi e o delle misure necessarie per garantire il rispetto dei limiti di immissione, precisando che, laddove, per motivazioni di carattere edilizio-urbanistico, la realizzazione dell’intervento progettuale proposto non sia attuabile, la Ditta dovrà individuare interventi e o misure alternative senza ulteriormente lamentare la necessità di termini aggiuntivi e in particolare senza gravare ulteriormente il disagio dei cittadini. Con effetto immediato, comunque, Fonderie Assisi deve adottare procedure operative transitorie che contribuiscano al contenimento e/o abbattimento delle emissioni sonore disturbanti.
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