“Restiamo basiti dal recente comunicato targato PD (maggioranza dell’Amministrazione assisana) che accusa il Movimento 5 Stelle di strumentalizzare la vicenda Colussi a seguito delle due interrogazioni, una in Parlamento e una in Regione, depositate dai portavoce Tiziana Ciprini e Andrea Liberati con Maria Grazia Carbonari”.
Lo scrive in una nota il Movimento 5 Stelle, secondo cui “Le interrogazioni infatti si limitano a rendere nota la situazione dei dipendenti Colussi nello stabilimento di Petrignano di Assisi e chiedono trasparenza sulle sorti dei lavoratori in contratto di solidarietà a seguito di strategie aziendali. Nessuna accusa, nessuna fantomatica strumentalizzazione, nessun polverone e nessuna polemica. Se chiedere spiegazioni ed invitare al dialogo è per il Comune sinonimo di strumentalizzazione – aggiungono i pentastellati – allora capiamo il motivo per cui fino ad oggi il PD assisano non abbia posto alcuna domanda né preteso alcuna risposta dall’azienda in questione sulla vicenda Colussi. Sarebbe bastato leggere le interrogazioni e i comunicati stampa per capire che il Movimento 5 Stelle sta semplicemente portando l’attenzione su una situazione che ha messo in seria preoccupazione numerosi cittadini”.
Il M5S, citando un precedente comunicato, ricorda come ‘L’obiettivo sarà quello di fare chiarezza sulla sorte dei lavoratori, attualmente in contratto di solidarietà, che hanno visto una notevole riduzione dei turni di lavoro per scelta aziendale. In attesa di avere un riscontro su quello che sarà il piano di sviluppo della società e di capire quale sarà la ricaduta in termini occupazionali, invitiamo l’Amministrazione comunale a sciogliere l’immobilismo’. A questo punto – è scritto ancora nella nota – aggiungiamo anche l’invito alla collaborazione per la risoluzione del problema mettendo da parte le rivendicazioni politiche e senza fare ricostruzioni fantasiose o accuse a chi attualmente si sta adoperando per il bene della cittadinanza. Sapere che Masciolini e Pettirossi monitorano la situazione con lo stile renziano dello “state sereni” – conclude Fabrizio Leggio – credo che non faccia stare tranquillo nessuno ma è un motivo in più per chiedere di fare chiarezza sulle future scelte aziendali”.
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