Meno sacerdoti e meno matrimoni: è la situazione della diocesi di Assisi, Nocera Umbra e Gualdo Tadino emersa durante l’ assemblea diocesana 2016 svoltasi sabato nella sala teatro le Stuoie della Domus Pacis.
Il vescovo monsignor Domenico Sorrentino ha messo in forte risalto l’esigenza di vivere una Chiesa gioiosa e missionaria così come voluta da Papa Francesco e ha evidenziato i punti focali sui quali punterà la diocesi per la sua riorganizzazione, alla luce delle decisioni scaturite dal sinodo ma anche per le ‘emergenze’ del venir meno delle vocazioni da un lato e al forte calo dei matrimoni dall’altro. A fronte di circa venticinque sacerdoti giunti all’età pensionabile, le nuove vocazioni sono sette, e la diocesi punta pertanto sui laici riorganizzando le parrocchie attraverso le Comunità Maria famiglie del Vangelo. “Per uscire da questa triangolazione – spiega il vescovo – è necessario ripartire dal concetto di famiglia ma non in senso parentale, bensì nell’ottica di piccoli gruppi che si ritrovano e condividendo la Parola di Dio, condividono gioie, dolori e problemi quotidiani”.
Nel corso della assemblea diocesana 2016 anche l’intervento di alcuni giovani che hanno partecipato alla Giornata mondiale della Gioventù a Cracovia e quattro coppie di coniugi che hanno offerto la loro testimonianza su catechesi, carità, Famigie del Vangelo e pastorale della famiglia, spiegando – nell’ambito di ‘competenza’ – come il progetto di rinnovamento esplicitato dal vescovo diocesano potrà essere attuato. Alla tavola rotonda con le coppie hanno preso parte anche il vescovo che ha risposto alle domande del pubblico e suor Elisa Carta, direttore della Caritas che ha messo in evidenza l’emergenza profughi: “Ad oggi – ha spiegato – stiamo dando accoglienza a 70 profughi ed altri 15 stanno per arrivare e non è facile collocarli. Ma la Caritas non è suor Elisa o il vescovo, la carità deve essere di ciascuno di noi”.
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